Era stato ucciso il 7 luglio nella zona di Caserta ma il suo cadavere non era stato mai ritrovato. Oggi si scopre che è stato smembrato, disciolto nell'acido per poi essere murato in un garage dal suo assassino, Ciro Guarente. Il movente dell'assassinio di Vincenzo Ruggiero, l'attivista gay 25enne, sarebbe la gelosia. Il cadavere è stato trovato ieri dai Carabinieri di Aversa in un garage-autolavaggio nella zona di Ponticelli a Napoli. Guarente ha confessato l'omicidio ed è stato fermato 2 giorni fa: oltre all'accusa di omicidio pende su di lui anche quella di occultamento di cadavere.

La vittima è stata sezionata dopo la morte: l'assassino ha staccato arti e testa per poterlo nascondere meglio. Sono particolari macabri che aggravano la colpa di Guarente, che in un primo tempo aveva detto alle forze dell'ordine che il cadavere era stato buttato in mare. I familiari della vittima si sono recati sul luogo dell'occultamento ma non è stato loro permesso di vedere i resti del povero Vincenzo. Il cadavere era seppellito sotto il pavimento del garage in un punto in rialzo rispetto al resto della pavimentazione, che mostrava segni di una recente fattura. Forse è stata proprio questa particolarità ad indirizzare i militi proprio in quel punto permettendo loro di trovare i resti.

Oltre all'omicidio, la mutilazione

L'ex marinaio Ciro Guarente non ha dato risposte al gip avvalendosi della facoltà di non rispondere, ed ora è in carcere a Caserta, a Santa Maria Capua Vetere. Le accuse sono di omidicio con l'aggravante della premeditazione e occultamento di cadavere e per ora rimarrà sotto chiave in custodia cautelare in carcere.

Secondo gli inquirenti però l'uomo non avrebbe agito da solo ritenendo inverosimile un'azione cosi accurata e veloce nell'occultamento del cadavere, per cui sospettano che ci siano dei complici.

Le modalità con cui il corpo di Vincenzo è stato smembrato e murato richiamano alla memoria quelle tipiche della mafia. Si è risaliti all'assassino grazie ad un video in cui si vede Guarente trascinare una pesante valigia che presumibilmente conteneva il cadavere di Ruggiero.

Interrogato sul fatto aveva ammesso di aver ucciso per sbaglio Vincenzo dopo una lite e che quest'ultimo aveva battuto la testa su uno scoglio, morendo sul colpo. Aveva poi dichiarato di averlo gettato in mare chiuso in una valigia perché preso dal panico. La sua versione però non ha convinto nessuno e ieri si è arrivati alla cruda verità con la scoperta del cadavere smembrato.