Come ogni donna il sogno di Monica Thompson era quello di avere un bambino. Dopo pochi giorni dal suo grandissimo sogno il figlio muore in ospedale accanto a lei. La colpa è stata scaricata tutta sulle infermiere che non hanno sorvegliato la donna dopo avergli fatto dei trattamenti molto delicati.

Dopo il fatto accaduto, la mamma del povero bambino ha chiesto un risarcimento all'ospedale di nove milioni di dollari per il grandissimo danno che le hanno provocato. La mamma del bambino si chiama Monica Thompson ed era molto contenta quando ha visto che il bambino appena nato stava in buona salute, ma quello che è accaduto dopo pochissimi giorni dalla nascita, è veramente triste e impressionante.

Dopo molte indagini fatte dalla squadra scientifica, è arrivata la conferma che il danno è stato provocato tutto dalle infermiere che dopo aver fatto dei trattamenti alla donna, non l'hanno sorvegliata con cura. Ovviamente di questi fatti ne possiamo sentire tanti, ma uno come questo è veramente inquietante.

Di chi è la colpa?

Come sapete, dopo ogni parto la neo mamma deve stare almeno due giorni in ospedale allungata sul lettino per recuperare tutte le forze che ha perso durante il periodo dei nove mesi. In effetti anche Monica Thompson ha fatto così, facendo allattare il bambino per molte volte al giorno. Gli infermieri hanno sbagliato una cosa molto importante che è proprio quello che ha danneggiato l'intera famiglia del bambino: fare allattare il bambino anche la notte.

Ovviamente mentre il bambino allattava al seno della mamma, lei aveva molto sonno da non riuscire a stare sveglia. Dopo qualche minuto, la mamma si addormenta con il figlio affianco schiacciandolo e soffocandolo fino alla drammatica morte. Il motivo più probabile pensato dagli esperti, è che il trattamento farmacologico era molto forte e la donna non riusciva a essere sufficientemente alla portata.

Il neonato

Subito dopo il risveglio, la neo mamma si è accorta che il neonato era privo di vita o che c'era qualche problema molto preoccupante e subito chiamò i medici che hanno portato urgentemente il bambino in terapia intensiva facendolo restare in vita grazie a dei macchinari situati in ospedale. Dopo alcuni giorni che il bambino è stato in coma, gli infermieri decidono di parlare con la famiglia del neonato per spegnere la macchina dato che non c'erano più speranze.

I genitori del neonato hanno deciso di attendere ancora qualche altro giorno per sperare che qualcosa cambiasse, ma dopo altri giorni di attesa non cambiò nulla. Gli infermieri dopo molte riflessioni e speranze hanno deciso di staccare la spina.