Non è la prima volta che si sente parlare di scene così raccapriccianti e tetre da poter sembrare una vera e propria scena da film horror. Questa volta, ad entrare nel "guinness" per la migliore scena horror mai girata è una coppia di coniugi che, secondo quanto riscontrato dalle indagini, avrebbe adescato non poche vittime dal web per poi torturarle, ucciderle e cuocerne le carni che sarebbero poi finite sulla tavola degli sposini. La coppia, composta da Dmitry e Natalia Baksheev, avrebbe agito indisturbata per circa diciotto anni, mietendo cadaveri e mangiando la prima vittima nel 1999, senza aver lasciato alcuna traccia agli inquirenti che, almeno fino ad ora, non si erano accorti di quanto avveniva all'interno di quella casa.
L'unica prova utile a incastrarli è una foto che ritrae Dmitry accanto ad una donna (la prima vittima), o per meglio dire accanto alla testa della donna che appariva adagiata su di un vassoio con un'arancia in bocca e con due olive al posto degli occhi.
Arrestati per furti e vivevano in completa povertà
La coppia di cannibali era finita più volte agli arresti perché colta con le mani nel sacco mentre metteva in atto piccoli furti ed estorsioni, ma nessuno era mai riuscito a scorgere oltre questi piccoli gesti. I due, nonostante i numerosi furti, vivevano in una situazione di totale povertà e, secondo le varie analisi effettuate, non risultavano essere completamente "normali". Secondo quanto scoperto, Dmitry era rimasto orfano quando ancora era un bambino ed era stato adottato da una famiglia che aveva poi ben pensato di cacciarlo di casa quando era ancora minorenne.
Conservavano accuratamente i resti delle vittime in casa
Quando gli inquirenti sono giunti nell'appartamento per arrestare i due, si sono ritrovati di fronte una scena disgustosa quanto inquietante: nella loro credenza ed in frigo vi erano ancora resti umani accuratamente conservati. La donna avrebbe già identificato dodici delle vittime di cui era stata denunciata la scomparsa e si teme che, oltre ad essersi cibata delle loro carni, abbia rifilato i loro resti alla mensa dell'accademia militare di Krasnodar nella quale lavorava come infermiera.
La polizia afferma che continuerà ad indagare su quanto accaduto e che non tralascerà neanche una delle denunce di scomparsa effettuate da diciotto anni a questa parte nelle fredde strade della Russia. Non si mette da parte l'idea che parte di quelle persone scomparse siano divenute cibo per la coppia.