Guerlin Butungu è il giovane congolese che una notte di fine Agosto, insieme ai suoi amici, ha stuprato una giovane ragazza polacca e un trans peruviano a Rimini. Stando alle sue ultime dichiarazioni si dice pentito di quanto ha fatto, "anche io ho una sorella...", chiedendo quindi scusa alle donne. Peccato però che, quando è stato arrestato mentre era in fuga sul treno diretto verso Milano, ha sostenuto addirittura di non aver fatto nulla e che stava dormendo durante lo stupro.
La versione di Butungu è crollata grazie alle prove delle vittime
Butungu quando fu interrogato inizialmente continuava a ripetere che non c'entrasse nulla.
Sosteneva di dormire mentre i suoi amici stupravano le vittime. Fortunatamente la ragazza polacca e il trans peruviano hanno fornito prove schiaccianti agli inquirenti che lo hanno incastrato. A quel punto Butungu è crollato e ha confessato: "Avevo bevuto moltissimo, non mi sono reso conto, non sono una persona abituata a farlo". In tutta questa storia, il giovane è quello che rischia più di tutti in quanto maggiorenne; mentre i suoi tre complici, tutti minorenni, potrebbero uscire dal carcere tra non molto tempo. Butungu, 20enne, ha deciso di vuotare il sacco per non aggravare ancora di più la sua posizione, confessando una rapina a una coppia di bolognesi durante la stessa notte e un'aggressione a due ragazzi del comune di Legnano il 12 Agosto.
Anche in quella circostanza cercò di violentare la ragazza, si abbassò i pantaloni ma lei riuscì a fuggire.
Le dichiarazioni di Butungu lasciano il tempo che trovano e molto probabilmente sono una tecnica per ottenere uno sconto della pena.
Tutte le bugie di Butungu
Il capobranco dopo aver raccontato bugie agli investigatori per tutto questo tempo ora vuota il sacco.
Il tutto è dovuto alle prove e dichiarazioni delle vittime che inchiodano il congolese alle sue responsabilità. Molto probabilmente l'avvocato difensore gli ha suggerito di raccontare la verità per ottenere uno sconto della pena in vista del processo. Tant'è che ora Butungu si dice "pentitissimo" di quanto ha fatto e chiede scusa agli investigatori per aver raccontato solo bugie finora.
Arrivati a questo punto il PM chiederà il giudizio con rito abbreviato. Le indagini e l'inchiesta sono ormai chiuse. Di tutta questa storia ora rimane solo il dolore che le vittime hanno provato e che sicuramente non dimenticheranno facilmente.