Continua il botta e risposta tra USA e Corea del Nord. Gli americani hanno di recente inviato alcuni bombardieri come prova di forza nei confronti di Pyongyang e la risposta non si è fatta attendere. Di fatto, il principale portale di informazione della Repubblica Democratica Popolare di Corea, DPRK Today, ha diffuso un video che rappresenta una grossa provocazione nei confronti degli Stati Uniti d'America e delle sue forze militari presenti nella penisola coreana.
Navi da guerra USA distrutte dai missili di Pyongyang, ennesima provocazione
Il video diffuso attraverso la principale testata locale è stato pubblicato alcune ore dopo che gli aerei americani hanno abbandonato la costa nordcoreana.
Il filmato ritrae alcuni missili in dotazione a Pyongyang che abbattono i bombardieri americani e, soprattutto, un attacco alla principale portaerei statunitense, la Carl Vinson. Secondo quanto riferito dai media locali, sembrerebbe che il video dimostrativo diffuso dal governo nordcoreano, oltre alle immagini, ritoccate per l'occasione e ritraenti la flotta americana distrutta, sia munito di sottotitoli che spiegano le immagini e che propongono il pensiero del dittatore Kim Jong-un, ossia che se gli aerei e le navi dovessero attaccare in nome degli Stati Uniti d'America, questa sarebbe la direzione della loro tomba.
Dura reazione di Kim Jong-un all'azione militare degli Stati Uniti
Parole due, quelle che sono state esternate da entrambi i leader e che minano sempre di più le possibilità di una soluzione diplomatica.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha pubblicamente chiamato Kim Jong-un "Rocket man", ossia uomo-razzo. Subito dopo, la Corea del Nord ha riferito pubblicamente che sarebbe intenzionata a testare una bomba all'idrogeno nel Pacifico e che sarebbe sempre più intenzionata a radere al suolo gli USA.
Le sanzioni hanno messo in ginocchio il Paese e fatto infuriare Kim Jong-un
Le ultime sanzioni inflitte alla Corea del Nord, decise dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, hanno letteralmente fatto infuriare il dittatore nordcoreano Kim Jong-un. Il Paese è stato messo alle strette e quasi tutti i rapporti commerciali sono stati interrotti.
Ulteriore affronto arriva anche dalla Spagna, dove lo scorso 18 settembre il governo ha espulso l'ambasciatore di Pyongyang definendolo "persona non gradita". La Spagna è il quarto paese che espelle gli ambasciatori della Repubblica Democratica Popolare di Corea, dopo Perù, Kuwait e Messico.