Una storia triste, che sta facendo parlare di sé tutti gli Stati Uniti. Un ragazzo di 23 anni ha ucciso il fratello perché colpevole di rallentargli la connessione internet. Una lite, come accade spesso tra fratelli, finita in tragedia. La voce che diventa più alta del solito, le prime spinte, le offese, le botte. Fino a quando non spunta fuori il coltello. E qui ci si dimentica di avere lo stesso sangue. Una cieca follia arma il braccio di un giovane poco più che maggiorenne trasformandolo in un assassino. Il sangue rimane, la connessione ad internet no.
Il folle gesto nei confronti del fratello
Entrambi avevano il computer acceso. Una situazione normale quando si vive sotto lo stesso tetto. La connessione era lenta, ed anche questo è normale se ci sono diversi device collegati alla stessa rete internet. Anche una lite rientra nella normalità. E' tutto il resto ad essere follia, di fronte alla quale ci si domanda se realmente i progressi tecnologici siano stati seguiti da un altrettanto progresso della civiltà. Nel documentare certe notizie la risposta è scontata e allo stesso tempo triste, quasi come se fossimo impotenti ad impedire che queste cose accadano.
La vittima si chiamava Nathan Record. E' stato assassinato dal fratello Tim, appena fuori dalla loro cameretta, dove erano soliti trascorrere i pomeriggi davanti al computer.
Un'abitudine consolidata sempre più nel corso degli anni nella cultura occidentale. A Nathan sono state fatali le coltellate ricevute dal fratello sul petto. Una violenza abnorme se messa in correlazione con la causa che ha generato il tutto: il rallentamento di una connessione Wi-Fi. I medici hanno cercato di salvare la vita del giovane senza riuscirci.
Il ragazzo, di qualche anno più piccolo rispetto al fratello maggiore, è morto poco dopo essere arrivato all'ospedale.
L'eco mediatico negli Usa
I media nazionali hanno dato ampio risalto al fatto, per via dei futili motivi che hanno portato Tim ad uccidere il fratello nell'abitazione di famiglia. La famiglia è sconvolta per aver perso entrambi i figli: uno è morto e l'altro in carcere, con l'accusa di omicidio volontario.
La Corte ha stabilito che il ragazzo non uscirà dall'istituto penitenziario dietro il pagamento di una cauzione. Nel video è possibile vedere l'omicida mentre è accompagnato dalle guardie all'interno del tribunale. Il filmato è stato mandato in onda dall'emittente televisiva Cbs di Boston.