L'economista Giulio Sapelli ha apertamente dichiarato a Il Giornale che le famose auto elettriche sono in realtà una grossa bufala che tra l'altro potranno permettersi solo i borghesi. Questo perché in futuro il calo repentino dei prezzi delle batterie promuoverà l'acquisto di queste auto solo ed esclusivamente per un piccolo segmento di mercato: i ricchi.

Il pianeta ne subirà le conseguenze

Secondo Sergio Marchionne, le auto elettriche costituiscono una vera e propria minaccia per il nostro pianeta dal momento che l'energia prodotta è ancora per due terzi, derivata da fonti fossili; bisognerebbe cercare di valutare i benifici comparandoli con gli svantaggi come ad esempio, lo scomodo posizionamento delle colonnine di energia elettrica per ricaricare l'automobile.

Anche Giulio Sapelli ha definito le green car come una bufala soprattutto per il problema dello smaltimento delle batterie, che per il Pianeta sono veleno puro, molto peggio del mercurio. Francesco Starace di Enel, è attualmente impegnato in un progetto sulla diffusione della rete di ricarica ed ha annunciato che dal 1 ottobre è stato possibile fare la tratta di viaggio Roma-Milano, grazie al giusto posizionamento di 30 colonnine alla distanza di 60 chilometri da ognuna.

Concentrarsi sul miglioramento del motore tradizionale

Secondo Marchionne, numero uno di FCA, bisognerebbe raggiungere la consapevolezza che con i veicoli elettrici non si salva il mondo e che ci si dovrebbe concentrare sul potenziamento delle qualità dei tradizionali motori, lavorando soprattutto con il metano.

Il dirigente d'azienda italiano ha affermato che attualmente è impegnato in un progetto di "auto-guida" dell'auto, un grande punto d'innovazione dove il controllo della vettura non sarà più in mano al conducente, ma alla stessa macchina; il nuovo piano industriale arriverà nel 2018 e sarà completamente innovativo sotto ogni punto di vista.

Marchionne, dopo aver ricevuto il premio Laurea Honoris Causa dall'Università di Ingegneria Industriale di Trento, ha dichiarato che saranno pochissime le case automobilistiche in grado di rimanere indenni da questa rivoluzione, citando marchi come Ferrari, Maserati e Alfa Romeo. Le auto elettriche invece, secondo il presidente di FCA, non rappresenteranno il futuro: il carbone prodotto ammonta a circa il 40%, tutt'altro che energia da fonti rinnovabili.