Un bambino, di nazionalità tedesca di 8 anni, è morto ieri mercoledì 3 ottobre poco dopo mezzogiorno (ma la notizia è stata ufficialmente data solo pochi minuti fa), durante un'escursione in montagna con i genitori e i fratelli. Il piccolo assieme ai familiari si trovava in Alto Adige nei pressi dei laghi di Campolago nella zona di Maranza.
Distrazione fatale
Da quanto è emerso dalle prime indagini, il ragazzino con la madre, il padre e di fratelli stava percorrendo il sentiero che da una stazione a monte della funivia conduce ai laghi di Seefeld a una quota di circa 2400 metri.
Il sentiero che viene considerato di media difficoltà presenta alcuni tratti attrezzati. Il bambino aveva appena superato uno dei punti più' critici del percorso quando in uno dei tratti più esposti del sentiero ha messo un piede in fallo precipitando per oltre 200 metri davanti agli occhi terrorizzati e impotenti dei familiari.
Allertati i soccorsi alpini
Il padre che è stato il primo a soccorrere il ragazzo ha immediatamente allertato i soccorsi che sono subito arrivati nei pressi del luogo dell'incidente con diverse squadre di recupero ed un elicottero Pellikan 2, ma per il ragazzino non c'è stato nulla da fare. Le ferite riportate durante la caduta, sono state troppo gravi e il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso, che probabilmente è avvenuto immediatamente.
La salma è stata poi recuperata nelle ore immediatamente successive e riportata a valle dall'elicottero, ed è stata messa a disposizione di un medico legale per le analisi cadaveriche di rito, in attesa che le autorità giudiziarie prendano ulteriori decisioni. Sembra comunque che vista la chiara la dinamica dei fatti, già nella giornata di oggi verrà dato il via libera per il rimpatrio del corpo del bambino in Germania, dove potranno essere celebrati i rituali funebri.
Ennesima tragedia della montagna
Solo tre settimane fa, non lontano dal luogo nel quale è precipitato il bambino di 8 anni, un altro turista tedesco, originario di Monaco, era precipitato in un dirupo a quota 2.600 metri. In questo caso a provocare la fatale caduta dell'uomo era stata le neve che a causa delle inattese e abbondanti precipitazioni di qualche giorno prima aveva reso il sentiero scivoloso.
Il turista era precipitato per oltre ottanta metri e anche in quel caso i soccorsi tempestivamente giunti sul posto non erano bastati a salvare l'uomo che era morto per le gravi ferite riportate nella caduta.