Si trovava insieme al fidanzato, e da sabato scorso, 14 ottobre, si sono perse le tracce della giovane ventenne di Gallarate, Dafne Scipio. La coppia si trovava nel 'Bosco della droga', quando la giovane sarebbe stata portata via da due pusher: queste le ultime dichiarazioni del ragazzo. La Procura di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo contro ignoti per presunto sequestro di persona. È giallo anche sull'auto in fiamme. Difficile al momento ricostruire la dinamica dell'accaduto. L'uomo era già noto alle forze dell'ordine per le problematiche legate alla tossicodipendenza.

Le dichiarazioni del fidanzato Alessandro Brambilla

Il 'Bosco della droga' nella zona di Marnate, viale Kennedy, nel Varesotto è l'ultimo posto in cui è stata vista Dafne Scipio, la quale la notte del 14 ottobre scorso si era recata insieme al fidanzato e compagno, Alessandro Brambilla, di anni 41, anche lui di Gallarate, per l'acquisto di stupefacenti a bordo dell'auto dell'uomo. La zona è conosciuta per la presenza di pusher e spacciatori.

In base alle ultime dichiarazioni del Brambilla, Dafne sarebbe stata rapita da due presunti pusher mentre l'uomo cercava aiuto verso l'uscita del bosco. La versione è stata però ritrattata diverse volte. L'autovettura su cui viaggiavano la coppia è stata ritrovata bruciata, ma nessuna dichiarazione ufficiale è stata riportata in merito a questo particolare.

Secondo Brambilla, l'auto è stata bruciata dai pusher che avrebbero rapita la sua compagna.

Secondo i primi risultati delle indagini effettuate nel 'Bosco della droga' e sul mezzo, anche grazie a un testimone ce si trovava sul posto nella nottata di sabato scorso, Dafne sarebbe stata rapita da due pusher nordafricani. In base alle ultimi versioni riportate da più giornali locali e dalla stessa Ansa, l'uomo avrebbe raccontato di essere arrivato in loco a bordo della sua Mercedes e sarebbe stato lui a chiedere ad un passante di contattare i pompieri, dopo aver visto l'autovettura andare a fuoco.

Alessandro Brambilla ha inoltre dichiarato, durante l'interrogatorio svoltosi nella giornata di ieri 16 ottobre, di essere stato aggredito da due spacciatori nordafricani, e che i due pusher hanno preso con loro la ragazza; di aver preso un cartello e di aver cercato di fermare i passanti per chiedere aiuto e una volta arrivato di nuovo nel bosco, di essersi accorto in quel momento che la sua macchina era immersa dal fuoco.

La versione del 41enne è stata ascoltata dai carabinieri, ma non convince gli inquirenti, in quanto modificata diverse volte e con numerose divergenze. È giallo sulle motivazioni dell'incendio dell'auto, anche se dai primi accertamenti, nel mezzo non sono stati ritrovate tracce umane. Dafne Scipio al momento sembra sparita nel nulla. Particolare rilevanza potrebbero avere anche i risultati dei controlli sul cellulare, le ultime telefonate e le celle agganciate, altro aspetto su cui indagano le autorità giudiziarie. Se desideri seguire gli aggiornamenti sulla vicenda, clicca su 'Segui', e/o condivi la nostra news, se l'hai ritenuta interessante.