Una relazione virtuale che si è protratta per tre anni, tra messaggi d'amore ma anche foto erotiche, le discussioni tipiche di una coppia ed infine i dubbi, che hanno portato la protagonista della vicenda a scoprire che il presunto commissario di polizia con la quale credeva di parlare da anni in realtà non esiste. Ad impersonarlo era un'altra donna, che ora si è vista denunciare alla magistratura per il reato di "sostituzione di persona". La vicenda è accaduta a una donna pugliese, che per coltivare la relazione virtuale aveva deciso di cessare una precedente relazione.

Innamorarsi in chat

Quello che la malcapitata credeva essere un commissario di polizia, che si presentava come un uomo di bella presenza e dalle maniere gentili, che in chat l'ha corteggiata in modo costante fino a farla innamorare. La ragazza ha dunque lasciato il suo fidanzato e si è dedicata anima e corpo nella nuova relazione, consumata interamente tramite le reti sociali con uno scambio continuo di messaggi, foto e video.

La doccia fredda

L'incantesimo si è rotto quando la ragazza ha scoperto che la fotografia del suo presunto amore era identica a quella del profilo di un altro uomo. Da qui ha iniziato a sospettare, e ha chiesto delucidazioni al falso poliziotto, dopodiché si è rivolta ad un cartomante.

Ma prima di arrivare alla certezza di essere stata presa in giro sono trascorsi altri mesi, nel corso dei quali i sospetti diventavano sempre più concreti, fino a quando la ragazza ha deciso di comporre il numero di telefono di casa del presunto uomo, sentendosi rispondere da una donna.

Dopo questo episodio il presunto commissario ha cercato di convincerla di dissipare i sospetti, ed in parte sembra esserci riuscito visto che la pantomima si è prolungata per ulteriori mesi.

Fino a quando la donna ha provato a telefonare a casa sua un'altra volta, con maggiore accuratezza, e si è resa conto che l'uomo al quale aveva dedicato ben tre anni di vita era in realtà una donna. Una signora salentina con qualche anno in più di lei.

Occhio alle truffe

Negli ultimi anni il numero delle coppie che si sono conosciute e innamorate in rete è aumentato vertiginosamente, ma l'amore su internet talvolta è veicolo di truffe.

Sono numerosi i casi di uomini, ma anche di donne, che si vedono convincere a spedire somme di denaro a presunti partner conosciuti in rete, con i quali intrattengono rapporti solo tramite apps e social network. Nel caso delle donne la vittima ha spesso un'età compresa tra i trenta ed i cinquantacinque anni, ed i falsi innamorati molto spesso si fingono soldati americani in missione all'estero. Si dimostrano gentili e premurosi fino a quando la vittima è "cotta" a puntino, per poi presentare richieste economiche accampando varie scuse. Spesso una situazione di emergenza che impedirebbe al richiedente di accedere ai suoi conti correnti o simile.