Paolo Palumbo ha 20 anni ed attualmente è la persona più giovane con sclerosi laterale amiotrofica del nostro Paese. Accanto a sé, però, ha un vero e proprio angelo custode: si tratta del fratello 22enne Rosario, che da oltre un anno è diventato le sue braccia, le sue mani e le sue gambe. Per Paolo, infatti, la diagnosi è arrivata nell'agosto del 2016, dopo lunghi mesi vissuti nell'ansia delle visite mediche. Da quel momento, Rosario non l'ha mai lasciato, sta con lui letteralmente tutto il giorno e nella loro abitazione, situata nella provincia sarda di Oristano, si è trasferito nella sua camera.

Due fratelli che diventano una sola persona

Di fatto i due fratelli vivono in simbiosi, Rosario lava e veste Paolo, gli prepara da mangiare e lo aiuta a prendere i medicinali di cui necessita. Non solo, perché lo porta anche in giro, che si tratti di una passeggiata fatta per svagarsi o delle tre sedute settimanali di fisioterapia. Paolo, che ha perso gran parte della sua autonomia, ha bisogno di essere condotto in bagno e imboccato ma per il momento è ancora in grado, se assistito, di effettuare alcuni passi e quindi, poiché vive al primo piano e non è presente l'ascensore, per fargli salire e scendere le scale il fratello maggiore lo sorregge posteriormente con fermezza, al fine di non fargli mai perdere l'equilibrio.

Per sostenere costantemente Paolo, Rosario non ci ha pensato nemmeno un attimo e ha lasciato tutto, a cominciare dal corso di recitazione che seguiva a Milano. Per il momento, vista la mancanza di tempo, ha rinunciato anche ad uscire con le ragazze e ad andare in palestra, ma ha definito questa decisione come immediata e naturale, una scelta che non rappresenta un peso ma che è il minimo per un fratello che ha sempre amato molto.

Del resto, anche i genitori dei due ragazzi sono molto presenti, ma Rosario ha spiegato come Paolo preferisca avere il più possibile lui al suo fianco.

La raccolta fondi

Insieme a Marco Gualtieri, il fondatore di Seeds&Chips, Paolo ha dato vita ad una campagna di raccolta fondi da destinare alla realizzazione di un gruppo internazionale di ricerca presso il centro clinico NeMo della sede milanese dell'ospedale Niguarda, dove avvengono le sue cure. Rosario dice che il fratello ha una fortissima carica ed è in grado di motivare tutte le altre persone malate; proprio per continuare a vederlo così solare e non triste gli resterà sempre accanto.