Per dieci ore la sua vita è stata avvolta nel mistero. Di lui non si sapeva più nulla. I suoi genitori hanno trascorso una notte che sembrava infinita nella disperazione più totale. Tutti, col fiato sospeso, lo cercavano: familiari, amici, inquirenti. Per ragioni ancora incerte, forse per difendere una ragazza, Giulio, 17enne romano, nella notte tra venerdì e sabato, ha litigato con qualcuno di un'altra comitiva in una Discoteca capitolina in zona Eur, il "Room 26". Lo stesso locale in cui lo scorso febbraio un ragazzo ha ferito a colpi di pistola 4 buttafuori.

Il 17enne, probabilmente accerchiato e in situazione di pericolo, dopo una scazzottata, è scappato inseguito dai contendenti. Gli amici non l'hanno più visto, di lui si sono perse le tracce, finché ieri in tarda mattinata è stato trovato in gravi condizioni in un parcheggio all'Eur. Ora è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Camillo. E' in coma.

Serata in discoteca con rissa

Cosa è realmente accaduto a Giulio, studente liceale che era andato in discoteca per trascorrere una serata allegra con le cugine e gli amici come ogni venerdì sera? Gli inquirenti stanno cercando di capirlo. Quel che è certo è che il 17enne di Casal Palocco, quartiere residenziale nel quadrante sud di Roma, è rimasto coinvolto in una rissa con un gruppo di coetanei di Ostia.

Ma cosa sia avvenuto dal momento in cui è svanito nel nulla a quando è stato ritrovato, è una storia ancora tutta da ricostruire. C'è un buco di una decina di ore. Alcuni testimoni l'hanno visto, per l'ultima volta, all'esterno del locale "Room 26", mentre era in corso un violento litigio. Giulio avrebbe lasciato in custodia ad un'amica il cellulare e il portafoglio, poi sarebbe scappato.

Misterioso ritrovamento in un parcheggio

Il 17enne sarebbe stato inseguito da un gruppo di antagonisti che poi sarebbero tornati a piedi al parcheggio del locale per recuperare le auto e andarsene. Verso mezzogiorno, un vigilante l'ha trovato a terra in stato di incoscienza, sanguinante e con gravi ferite, soprattutto al volto, probabilmente per i calci e pugni ricevuti.

Ma come c'era finito Giulio nel cantiere della "Nuvola", nuovo centro congressi, opera dell'architetto Massimilano Fuksas, in viale Asia, a pochi metri di distanza dalla discoteca? Il ragazzo avrebbe tentato di mettersi in salvo scavalcando una recinzione della struttura.

Indagini in corso

Era iniziato come in caso di scomparsa. Tutto faceva pensare a una fuga. Anche il fatto che fosse andato via senza documenti né cellulare. Gli amici del 17enne hanno lanciato l'allarme verso le 4 di venerdì notte e chiamato il 112. A seguire la mamma, Patrizia Casaril, ha fatto un appello pubblicando su Facebook le foto del ragazzo. E lo stesso hanno fatto le cugine con cui era andato a ballare. La polizia ha subito avviato le ricerche che sono state senza esito, almeno fino alla tarda mattinata di ieri.

Al commissariato Esposizione che segue il caso, sono stati ascoltati gli amici di Giulio, identificati i giovani della compagnia di Ostia con cui c'è stata la lite e sentiti i titolari del locale. Gli inquirenti non escludono al momento nessuna ipotesi: che il ragazzo sia stato ridotto in fin di vita dal brutale pestaggio, ma anche cadendo rovinosamente durante la fuga. Da una prima analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, emerge che il ragazzo era solo e in quel parcheggio c'è arrivato a piedi. Intanto però Giulio è in condizioni gravissime: ha riportato trauma cranico, toracico e all'addome, oltre al versamento a un rene. Familiari e amici, in tepida attesa al pronto soccorso, sperano di riabbracciarlo presto.