Silvio Berlusconi non sarà più tenuto a versare l'assegno di divorzio da 1,4 milioni di euro mensili all'ex moglie Veronica Lario, all'anagrafe Miriam Bartolini. Lo ha stabilito la Corte d'appello milanese, accettando il ricorso presentato alla difesa dell'ex premier. L'assegno era stato deliberato dal Tribunale di Monza, che aveva approvato il divorzio. L'ex signora Berlusconi, dovrà restituire anche la somma riscossa a partire da marzo 2014 e più le spese legali per entrambi i gradi di giudizio: circa 60 milioni di euro in totale.

Veronica Lario ha ottenuto il pignoramento di 26 milioni di euro

Lo scorso aprile Veronica Lario è riuscita a raggiungere un grande vantaggio, riscuotendo il pignoramento di 26 milioni di euro su alcuni conti personali dell'ex marito Silvio Berlusconi. Però, la Corte d'appello di Milano ha accettato il ricorso del Cavaliere di mettere in pratica il recente decreto sull'assegno divorzile della Cassazione, per cui vale soltanto il principio dell'autosufficienza economica e non il tenore di vita goduto durante il matrimonio. L'ex premier aveva dichiarato che l'ex moglie Veronica, con un capitale di 16 milioni di euro, gioielli e imprese immobiliari, è completamente autosufficiente. Lo scorso 20 settembre i legali della signora Lario avevano dichiarato che il nuovo regolamento stabilito dalla Corte Suprema presentava "degli errori" e che non si doveva mettere in pratica, e avevano, invece, citato la legge sul divorzio, laddove all'articolo 5 provvede indicazioni sull'assegno di mantenimento.

Il legale Pier Filippo Giuggioli, ha invece risposto sostenendo che la signora Veronica, a prescindere dall'ordinanza della Cassazione Grilli - Lowenstein, di cui aveva chiesto l'attuazione, non avesse diritto agli alimenti, in quanto è comproprietaria di un'azienda immobiliare con un capitale di circa 78 milioni di euro.

Berlusconi: "Una vittoria di grande valore per Veronica"

Secondo l'ex premier, si tratta di una vincita di grande valore, almeno dal punto di vista economico, dopo la rottura Veronica Lario lasciò Arcore per trasferirsi a Macherio, lanciando la causa di separazione per colpa "del coniuge". In primo grado a Milano, il tribunale aveva obbligato l'ex premier a cedere un assegno di mantenimento da 2,5 milioni di euro mensili. Successivamente, è giunta la sentenza di Monza che ha accolto il divorzio, stabilendo un assegno di 1,4 milioni di euro da versare per l'ex moglie Veronica.