La Corte d'Appello di Milano ha ribaltato la sentenza di tre anni fa del Tribunale di Monza, annullando l'assegno mensile da 1,4 milioni di euro che Silvio Berlusconi doveva versare all'ex moglie veronica lario. Non solo, la donna dovrà ora restituire i 60 milioni di euro ricevuti per gli alimenti a partire da febbraio 2014. A fare giurisprudenza è stata la sentenza Grilli-Lowenstein ed il principio allora applicato dalla Cassazione. In breve, i giudici del capoluogo meneghino hanno riconosciuto l'autosufficienza economica della Lario, grazie ai 16 milioni di euro ottenuti con la separazione dal "Cavaliere", oltre a gioielli e società immobiliari.
La vittoria di Berlusconi su Veronica Lario
Sarebbe di per sé già una notizia la vittoria di Silvio Berlusconi a Milano. Lo è a maggior ragione oggi, dal momento che il principio applicato rischia di rivoluzionare l'orientamento delle altre cause di divorzio (e sono molte) in Italia. Dobbiamo, però, partire dalla sentenza citata in precedenza, che vide contrapposti l'ex ministro dell'Economia Vittorio Grilli e l'ex moglie Lisa Lowenstein. Il principio, il medesimo applicato per il divorzio Berlusconi-Lario, è il seguente: non è dovuto alcun assegno all'ex coniuge se è capace di provvedere a se stesso.
Risulta, pertanto, scardinato il principio del mantenimento dello stesso tenore di vita. Una rivoluzione copernicana in materia di diritto, di cui a beneficiarne è stato Berlusconi, tornato a primeggiare insieme al Centrodestra durante le elezioni regionali in Sicilia, vinte dal candidato della coalizione liberale Nello Musumeci.
Dopo di lui, è probabile che nei prossimi mesi o anni ci saranno anche altri ex mariti che potranno godere di quest'importante orientamento giurisprudenziale. Tutto ciò, a patto che non vi sia, nel frattempo, un altro indirizzo da seguire stabilito dai giudici della Cassazione.
La sentenza ha valore retroattivo
Un altro punto da evidenziare nella decisione presa quest'oggi dalla Corte d'Appello di Milano, è il valore retroattivo della sentenza.
Oltre allo stop ai ricchi alimenti versati da Silvio Berlusconi negli ultimi tre anni e mezzo, i giudici hanno stabilito la restituzione di 60 milioni di euro all'ex Presidente del Consiglio. Ovvero, l'importo complessivo ricevuto da Veronica Lario all'indomani della sentenza del Tribunale di Monza.
In molti, in riferimento alla carriera politica dell'ex proprietario del Milan, parlano di una sorta di "restaurazione", dando così credito ai racconti leggendari secondo cui Berlusconi sarebbe "immortale". Non volendo addentrarci in discorsi profani, ci limitiamo ad osservare - questa sì - la parabola di nuovo ascendente del fondatore di Forza Italia.