Don Francesco Pieri, sacerdote della città di Bologna, ha pubblicato un post su Facebook riguardante il tema dell'aborto: "Ha ucciso di più Totò Riina o Emma Bonino?". Il riferimento è chiarissimo, la Bonino praticò 10.141 aborti in l'Italia e in Inghilterra.

Il sacerdote e le sue parole

Pieri è docente alla Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna e dopo la pubblicazione del post su Facebook sul quesito "Ha fatto più morti la Bonino o Riina?", ha scatenato un vero e proprio dibattito sui social, con opinioni discordanti. Alle domande che "Il resto del Carlino" gli ha posto non ha voluto rispondere, ma al suo posto commentato il vice-economo della Curia e responsabile della Pastorale dello sport, Don Massimo Vacchetti, mettendo anche un mi piace al post "I fatti ci fanno riflettere su quanto il nostro paese sia ipocrita" ha dichiarato, volendo sottolineare che Riina non è migliore alla Bonino, ma ha ucciso come lei ha fatto tramite gli aborti.

Il prete ha citato il Consiglio Vaticano II

Don Francesco Pieri ha voluto citare le frasi del Consiglio Vaticano II, che aveva classificato l'aborto all'interno dei crimini come il genocidio e l'omicidio volontario, ricordando a tutti che per ogni aborto c'è un figlio non nato e che quasi nessuno si schiera "con questi innocenti".

Dopo le forti parole rivolte ad Emma Bonino, il prete ha cambiato le impostazioni del profilo Facebook, riducendone la visione ai soli amici; Don Pieri aveva anche tirato in causa l'arcivescovo di Bologna, Giacomo Biffi, scomparso nel 2015, che aveva paragonato l'aborto al lager nazista e che, durante la Giornata della Vita, aveva dichiarato che i più grandi delitti della storia sono stati e continuano ad essere quelli legalizzati dai governi.

La risposta della Bonino

Emma Bonino ha replicato a Don Pieri che con le sue accuse avrebbe offeso sia lei che altre milioni di donne che avrebbero praticato l'aborto. Non è la prima volta che dei parroci espongono i propri pensieri su Facebook in nome della Chiesa cattolica: ricordiamo il caso di Don Lorenzo Guidotti che, dopo la violenza subita da una ragazza di 17 anni, scrisse pubblicamente su Facebook che se l'era cercata e che lui non poteva provare pietà per chi "viveva da barbara con i barbari, lamentandosi di non voler essere trattata come un oggetto". Il prete si scusò pubblicamente qualche ora dopo, dichiarando di aver erroneamente affibbiato un giudizio alla ragazza.