Brutto risveglio stamani per gli imolesi: la tranquilla comunità sul Santerno, conosciuta da tutti come la "città dei motori", si trova alle prese con un nuovo caso di meningite. Un altro, il secondo, dopo quello che nel maggio scorso aveva portato al decesso un sessantaseienne, colpito da una forma fulminante di meningococco.

Stando ai fatti, nel pomeriggio di ieri, un giovane di diciassette anni, italiano, è giunto al Pronto Soccorso dell'Ospedale Santa Maria della Scaletta con il 118, in condizioni già critiche. Subito la diagnosi: meningite batterica.

L'ASL, dopo l'eco che ha avuto la notizia anche a livello nazionale, è intervenuta spiegando che le condizioni del giovane "destano preoccupazione". Confermando in sostanza l'estrema gravità del quadro clinico del ragazzo, colpito dalla forma "batterica" di meningite.

Sono stati immediatamente attivati i protocolli di profilassi, inclusa l'individuazione delle persone venute in contatto diretto con la persona infettata. In sostanza, è stata eseguita una cura antibiotica ai compagni di scuola del giovane, ai parenti, agli amici e agli stessi operatori sanitari. Il diciassettenne imolese, vista la gravità delle sue condizioni, si trova attualmente ricoverato in rianimazione e la prognosi, almeno per il momento, rimane riservata.

Le bocche degli infermieri rimangono cucite, vista la delicatezza della situazione; i vertici dell'azienda sanitaria, infatti, hanno ordinato il silenzio assoluto a tutti i dipendenti della struttura sulle condizioni del paziente e si attende, verosimilmente, l'arrivo di un bollettino medico ufficiale. Ma che cos'è la meningite?

Sfogliando una semplice guida medica, si apprende trattarsi di "un'infiammazione infettiva o batterica delle meningi". Sostanzialmente, un processo infiammatorio a carico delle meningi, che in alcuni casi può portare, come sappiamo, anche alla morte. I sintomi sono diversi, e possono coinvolgere febbre e vomito, vertigini, irrigidimento del collo e irritabilità.

La diagnosi, non semplice, dev'essere immediata per scongiurare un aggravamento della patologia. La fascia di popolazione più a rischio sono i bambini e gli adolescenti, mentre la forma più rischiosa è quella batterica, e pur essendo la più rara, è quella che può mettere in pericolo di vita il paziente. La forma invece virale, nota sopratutto come meningite asettica, è più comune e meno rischiosa; talvolta nemmeno viene diagnosticata poichè i suoi sintomi ricordano quelli di una normale influenza.