mamme frustate, stanche di accudire i propri figli, spesso ribelli, si rivelano in molte circostanze delle vere e proprie spietate killer. In Italia e nel resto del mondo, sono diversi i racconti di donne che si accaniscono in modo violento nei riguardi dei loro piccoli, spesso perché quest'ultimi non "ubbidiscono" alle loro richieste. Un caso simile è accaduto ad una giovane di DeKalb, nell'Illinois
Attimi di pura follia
I fatti protagonisti della notizia di oggi risalgano al 10 novembre ma, a distanza di una settimana, nuovi scenari stanno coinvolgendo Alexandra B.
Hoyle, una ragazza di 21 anni colpevole di aver ucciso il bimbo del fidanzato. Il piccolo Khailil si trovava in compagnia della matrigna durante una classica cena familiare, seppur in assenza del padre. Dopo i continui rifiuti del piccolo nel consumare il pasto, la donna ha "ben pensato" di sbatterlo a terra e picchiarlo con una foga improvvisa e folle. Capendo che qualche danno il piccolo l'aveva riportato, Alexandra ha cosi chiamato il fidanzato, rivelando però allo stesso che il bambino era stato azzannato dal loro cane. Da li l'intervento del papà del bimbo, arrivato in fretta e costretto a portare il figlio all'ospedale più vicino, ovvero quello di Kishwaukee.
I medici non hanno però potuto far nulla: le condizioni del piccolo sono parse subito gravi, con i medici però rimasti perplessi.
Si, perchè il movente dell'aggressione del cane non ha convinto nessuno: la decisione immediata dei medici è stata quella di effettuare ulteriori controlli ma, dagli stessi esami svolti, sono stati riscontrati diversi traumi celebrali, che hanno convito i vertici dell'azienda ospedaliera a chiamare la polizia per approfondire il caso.
Dalle indagini delle forze dell'ordine si è scoperto qualcosa di impensabile: la confessione della giovane donna.
La confessione
Khalil è stato ucciso dalla mamma, ovvero la matrigna. La stessa donna ha confessato l'omicidio, non riuscendo più a mantenere viva la scusa dell'aggressione del cane. Dopo un interrogatorio intenso, Alexandra B.
Hoyle ha confessato alla polizia di essere stata lei ad accanirsi contro il piccolo e, in preda ad un momento di follia, ha ripetutamente sbattuto sul pavimento la testa del bimbo, causandogli diversi traumi celebrali. Traumi seguiti da una serie di emorragie che sono state fatali al piccolo, deceduto due giorni dopo l'accaduto. Alexandra è stata condannata, e adesso avrà modo di pensare in carcere a quanto da lei commesso ai danni della piccola creatura.