Era abituata al parto Erica Collu, la madre 35enne di San Sperate che la scorsa mattina ha perso la vita nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Brotzu. La donna – arrivata nel nosocomio cagliaritano in condizioni disperate – aveva dato alla luce il suo terzo figlio pochi giorni prima, con un parto avvenuto a casa. E sarebbero proprio alcune complicazioni legate al parto casalingo le cause di questa assurda morte. La donna infatti era una sostenitrice del parto casalingo e faceva parte dell’associazione “Tenda Rossa” che promuove, sostiene e assiste le mamme che vogliono partorire a domicilio, dall’inizio della maternità fino al momento del parto vero e proprio.

E così era accaduto anche in quest’occasione. Sul corpo della povera donna è stata anche già effettuata l’autopsia che, con tutta probabilità, potrà svelare le cause di questa morte assurda. Per ora ancora nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati anche se il sostituto procuratore di Cagliari, Enrico Lussu, ha aperto un’inchiesta che cercherà di fare luce su quanto accaduto durante e dopo il parto casalingo.

La corsa disperata all’ospedale

Erica Collu era già madre di due figli e da tempo sosteneva questo tipo di parto. Facendo parte di un’associazione che promuove anche l’assistenza alla maternità, era abituata a questo tipo di pratica. Ed è proprio per questo motivo che anche per i familiari quello che è accaduto ha dell’incredibile.

La povera mamma infatti, dopo aver dato alla luce il terzo figlio, aveva iniziato ad accusare dei dolori molto forti che, con il passare delle ore e dei giorni, non davano segni di diminuzione ma anzi aumentavano. In più la donna era diventata praticamente inappetente. Mangiava con molta difficoltà e quasi non riusciva ad idratarsi.

Non riusciva praticamente a bere. Per questo motivo il marito, vedendo che la situazione stava sempre peggiorando, ha chiamato il 118 per chiedere soccorso. Un’ambulanza medicalizzata del 118 è in effetti immediatamente andata in soccorso alla donna ma le sue condizioni, almeno secondo quanto accertato dai medici, erano davvero disperate.

Parlano i medici

“Quando la donna è arrivata al Pronto Soccorso – ha raccontato all’agenzia Ansa, Alberto Arru, uno dei medici responsabili del Pronto Soccorso dell’ospedale Brotzu – era in condizioni abbastanza disperate. Inizialmente infatti, spiega il medico, si è pensato subito ad una sorta di embolia. Una situazione che dopo il parto può accadere normalmente. Ma purtroppo la situazione è degenerata e probabilmente ora si potrà parlare di sepsi. Sarà comunque l’autopsia, conclude il medico cagliaritano, a togliere ogni dubbio sulle cause del decesso. L’unica certezza è che la povera donna è arrivata al Pronto Soccorso in condizioni davvero critiche”.