Ancora un caso, il terzo in poche settimane, di bambini intossicati da cibi alla marijuana. Questa volta è toccato ad una mamma e ai suoi due figli di 6 e 4 anni ricoverati a Milano dopo aver mangiano un minestrone che, a seguito delle analisi tossicologiche disposte sui pazienti è risultato contenere tracce di Thc, il principio attivo della marijuana.

La Procura di Milano ha disposto indagini per accertare come la droga sia finita nel minestrone, ma al momento tutte le ipotesi sono aperte.

Minestrone alla Marijuana: ancora bambini intossicati

Il nuovo caso di intossicazione da marijuana si è registrato lo scorso sabato 9 dicembre a Milano in casa di una famiglia di immigrati dallo Sri Lanka che ospitano, da un paio di mesi, un loro connazionale.

Ad ora di pranzo, la mamma ha preparato un minestrone di carne e verdure che ha mangiato insieme ai due bambini, mentre il padre era al lavoro e l’amico di famiglia in un’altra stanza. Poco dopo aver terminato il pasto, la mamma vede prima il figlio più grande muoversi in modo sconnesso e barcollare, seguito dopo poco dal più piccolo. Il tempo di allertare prima il padre e poi il 118 e anche la donna comincia ad avvertire forti dolori alla pancia, tanto che i medici intervenuti con l’ambulanza decidono di trasportarli al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo. Qui i sanitari, insospettiti da sintomi incompatibili con quelli di una indigestione, procedono ad una analisi tossicologica riscontrando nei tre pazienti “un’intossicazione da Thc“, il principio attivo della cannabis, responsabile degli effetti psicotropi della marijuana.

Successivamente, i bambini sono stati trasferiti alla clinica De Marchi in ‘codice giallo’ per essere poi dimessi, una volta passati i sintomi dell’intossicazione, insieme alla madre.

Le indagini della Procura di Milano sul minestrone alla marijuana

La Procura di Milano ha immediatamente avviato indagini, guidate dal procuratore capo Ciro Cascone e dal pm Michela Bordieri, per scoprire se la marijuana sia finita per caso nel minestrone o sia stata messa volontariamente da qualcuno.

I primi accertamenti, volti a verificare se qualcuno in casa faccia uso di droghe, hanno dato esito negativo, ma ogni ipotesi rimane aperta.

Si tratta, come dicevamo, del terzo caso in poche settimane che vede coinvolti bambini intossicati dalla presenza di marijuana nel cibo, una coincidenza che rende ancora più attuale l’allarme lanciato nei giorni scorsi proprio dalla Procura milanese secondo la quale è stato sdoganato l’uso della marijuana in casa esponendo i bambini al rischio che possano ingerire inavvertitamente sostanze pericolose con gravi conseguenze per la loro salute.