Si è definito un illuminato. Dopo essersi avventato con la sua auto contro il mercatino di Natale a Sondrio, investendo quattro persone, Michele Bordoni, agli arresti in Questura, si era definito un "illuminato seguace dei templari", mosso dall'intento di purificare il mondo. Poi ha in parte ritrattato e cambiato versione. Cosa abbia spinto il custode della diga di Trona, nella valle del Bitto, un ragazzo ritenuto da tutti "normale", ad emulare le azioni terroristiche siglate dall'Isis, è un mistero. Ieri è comparso davanti al giudice, Carlo Camnasio, per l'interrogatorio di convalida del fermo.

Deve rispondere di strage, lesioni, resistenza al pubblico ufficiale e danneggiamenti.

Dichiarazioni farneticanti e cambio di versione

"Dovevo ammazzarli tutti", aveva detto agli uomini della Squadra Mobile dopo l'arresto, ubriaco e sotto l'effetto di droghe. Michele Bordoni potrebbe rischiare anche fino a 15 anni di carcere. La Procura ha infatti riformulato l'accusa: non più tentato omicidio, ma strage. Testimoni hanno raccontato di averlo visto arrivare alla guida della sua Toyota Yaris e lanciarsi a velocità sostenuta nella zona pedonale di piazza Garibaldi dove c'era il mercatini di Natale, investendo 4 persone, con l'intento di travolgerne il più possibile. Tre, per fortuna, sono illese, ma una donna 44enne è ancora ricoverata in ospedale in prognosi riservata.

Non aiutano a capire le motivazioni di un gesto folle, le parole dette dallo stesso Bordoni: "Dovevo purificare il mondo, ditelo a quelli dell'Isis ciò che ho fatto". Ma poi ieri durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip, si è difeso dicendo che non voleva uccidere, che il suo era solo "un atto dimostrativo", in quanto seguace dell'ordine dei Templari.

Cosa volesse "dimostrare" non è chiaro. Il gip ha convalidato l'arresto e disposto la custodia cautelare in carcere a Sondrio, mentre il suo legale, Francesco Romualdi, ha chiesto che venga fatta la perizia psichiatrica. Ha detto che il suo assistito si rende conto di quel che ha fatto, è pentito, ha chiesto come stiano le persone ferite, ma non ricorda di avere pronunciato quelle esternazioni agghiaccianti.

Indagini

Stimolati dalle parole sconclusionate di Bordoni, pur non credendo realmente a una ipotesi terroristica, gli inquirenti hanno scandagliato la vita del ragazzo in cerca di elementi. Sono stati passati al setaccio tabulati telefonici, mail, contatti telefonici, ricerche fatte tramite pc. Il ragazzo che non ha nessun precedente penale e non è mai stato sottoposto ad alcuna terapia psichiatrica, è risultato essere un appassionato della storia dei cavalieri templari, ma anche della cronaca, proprio a cominciare dagli attentati di matrice islamica. Dal compter e telefonino sequestrati sarà possibile stabilire se ci sia stata una premeditazione, mentre il risultato delle analisi tossicologiche renderà possibile stabilire quali sostanze stupefacenti abbia assunto.

Se abbia solo fumato spinelli, come da sua ammissione.

In missione contro gli 'impuri'

L'amante dello sport e della vita all'aria aperta, che passava molto tempo da solo come guardiano della diga, a sentire le sue parole, si sentiva investito da una missione "santa": purificare il mondo. Proprio come Mattia Del Zotto, anche lui 27enne, ma di Nova Milanese (Monza) che però ne ha fatto una faccenda di "pulizia" domestica: ha ucciso 3 parenti, i nonni e la zia avvelenandoli con il tallio, altri 5 li ha mandati in ospedale. Li considerava "impuri". Del Zotto, viveva da un paio di anni "recluso" nella sua stanza, incollato al pc. Da tre anni studiava l'ebraismo. Ma che si tratti di templari o di testi sacri, non è chiaro cosa abbiano a che vedere con i propositi omicidi, di due 27enni, da uno realizzati in parte, dall'altro no.