Quello di Svetlana Balica (44 anni) può essere riassunto come un triste caso di omicidio-suicidio. In questo articolo faremo un punto della situazione attuale riguardante il giallo della donna originaria della Moldavia uccisa dal marito Nicola Pontiggia (55) che si è in seguito suicidato sul posto di lavoro. Il procuratore capo di Sondrio, Claudio Gittardi, ha mostrato un video ed altre immagini riguardanti la ditta Castelli. In tali registrazioni è possibile vedere il Pontiggia trascinare il cadavere della moglie.

Come leggiamo dalla Provincia di Sondrio, l'uomo avrebbe ucciso ed occultato il corpo senza vita di Svetlana nelle prime ore del giorno 2 Novembre 2017.

Nicola si è recato presso la sua ditta (in cui lavorava da quasi 30 anni) pensando che fosse giorno di chiusura e che nessuno avrebbe potuto intralciare i suoi piani criminali. Si è mosso nelle tenebre ed ha distrutto alcuni effetti personali della moglie. In seguito, non utilizzando più la sua auto, ma un veicolo appartenente all'azienda Castelli, avrebbe trasportato il cadavere all'esterno della ditta. In seguito avrebbe inscenato il suo suicidio. Si era creduto, in un primo momento, ad un disgraziato incidente sul lavoro.

Tutto quanto attuato da Nicola è stato filmato da alcune videocamere di una parte del capannone Castelli, lo scorso 2 Novembre. L'uomo avrebbe in primis ucciso la povera Svetlana ed in seguito fatto sparire il cadavere della donna.

Ma perché Nicola ha eliminato sua moglie? Come viene ipotizzato dalla Provincia di Sondrio, forse Svetlana aveva deciso di porre fine al rapporto con Nicola e quest'ultimo non poteva tollerarlo. Un'ipotesi abbastanza credibile, in quanto riscontrabile dalle testimonianze di alcuni conoscenti della coppia. Poche ore prima di suicidarsi, Nicola Pontiggia avrebbe confidato all'ex moglie che Svetlana lo aveva lasciato e che non sarebbe più tornata a casa da lui.

Peraltro, la Balica non era certo sparita nel nulla dopo il suicidio di Nicola, ma prima. L'ultimo suo avvistamento risale a due giorni prima della morte del Pontiggia, presso una lavanderia. In seguito, non si registra nessuna presenza od attività della 44enne: nessun uso di bancomat o dei tre telefoni appartenenti a lei. Non aveva dato più alcuna notizia di sé neanche ai suoi parenti in Moldavia.

Subito dopo, il triste suicidio del 55enne, finito sotto un camion presso la ditta Castelli. Nicola ha lasciato su questa terra solo una lunga scia di enigmi che gli inquirenti stanno tentando di risolvere. Il mistero più grande è proprio quello riguardante il corpo di Svetlana, in quanto nessuno sa ancora dove l'uomo lo abbia nascosto.

Gittardi, coadiuvato dal sostituto procuratore Stefano Latorre, ha dichiarato che le indagini stanno tuttavia proseguendo e l'intenzione è quella di restituire il corpo di Svetlana ai suoi cari. Durante una conferenza stampa, sono state mostrate delle immagini riguardanti il caso, registrate proprio all'interno della ditta Castelli. Secondo quanto emerso dalle ultime indagini, Nicola avrebbe ucciso Svetlana, in quanto quest'ultima voleva rifarsi una vita lontano da lui.

L'uomo avrebbe strangolato la donna ed in seguito fatto sparire il cadavere. Tuttavia, al momento non è stata rivelata alcuna traccia del sangue della donna, né all'interno dell'abitazione dei coniugi, né presso la ditta Castelli, hanno dichiarato gli inquirenti. Si sospetta che Nicola si sia suicidato, in modo da permettere la riscossione delle polizze assicurative a favore delle figlie, avute dalla prima moglie.

Tuttavia, un passo in avanti è stato fatto dagli inquirenti durante le indagini. A Regoledo (frazione di Cosio Valtellino) è stato trovato un biglietto sopra il comodino della camera da letto della coppia. Questo elemento è fondamentale, in quanto supporterebbe quanto ipotizzato dagli investigatori.

Il messaggio scritto su di esso recita: "Sei entrata nella mia vita e ci resterai per sempre. Ti amo". Nicola Pontiggia avrebbe portato il cadavere di Svetlana presso la ditta in cui prestava servizio, per poi sbarazzarsene in circa 13 minuti, prima dell'arrivo dei suoi colleghi di lavoro. Il cadavere potrebbe essere stato gettato in un pozzo nei pressi dell'Adda, oppure proprio nello stesso fiume. Per aggiornamenti su questa ed altre notizie di cronaca, continuate a seguirci.