Continua a far parlare di sé il marito di Roberta Ragusa, la donna scomparsa dalla sua casa di Gello, in provincia di Pisa, nella notte fra il 12 e il 13 gennaio del 2012, e mai più ritrovata. Antonio Logli, unico imputato e condannato a 20 anni di carcere (col rito abbreviato) per omicidio volontario e occultamento del cadavere, due giorni fa è ritornato a lavoro al comune di San Giuliano Terme. A lavoro in un "ufficio tecnico" del comune del Pisano, in particolare, come riporta l'Adnkronos, nell'ufficio dei della polizia municipale.

Nuovo posto di lavoro al comune di San Giuliano Terme per Logli

"Non mi va di parlare, vi ringrazio", ha detto ieri il marito di Roberta Ragusa in un video trasmesso dal Tg1, a proposito del nuovo posto di lavoro ottenuto dopo aver vinto una causa contro l'amministrazione comunale per una selezione, in un concorso pubblico di dieci anni fa, ritenuta illegittima. Così Antonio Logli - fino a poco tempo fa elettricista società partecipata del comune Geste - adesso è impiegato comunale nel comando dei vigili urbani di San Giuliano Terme; non avrà però contatti con il pubblico, per lui un posto da amministrativo. Logli, secondo quanto riporta l'Adnkronos, avrebbe anche rinunciato al risarcimento del comune, condannato a pagargli circa ottomila euro.

Il sindaco Sergio Di Maio: il comune ha solamente applicato la legge

Parla l'avvocato Linda Sozzi, che ha assistito Logli nella causa di lavoro contro il comune. "Il signor Logli - ha detto il legale - era un dipendente comunale, ha fatto un concorso interno, e ora - ha aggiunto - è tornato ad essere quello che doveva essere nel 2007, ancor prima della Roberta Ragusa, ancor prima di tutto", ha sottolineato.

"Il comune è stato condannato alla riassunzione", ha detto il sindaco San Giuliano Terme al Tg1 Sergio Di Maio al Tg1 spiegando che il comune non ha fatto altro che applicare la legge ma non nascondendo l'amarezza per le polemiche e le accuse lanciate sui social network sull'amministrazione comunale.

"Siamo stati oggetto di offese diffamatorie - ha aggiunto il primo cittadino - e siamo stati accusati di essere corretti, di essere complici del Logli"

Il marito presunto assassino di Roberta Ragusa vince causa di lavoro

Intanto, mentre comincia a svolgere il suo nuovo lavoro da dipendente comunale, Antonio Logli resta in attesa del processo di secondo grado che prendere il via il 14 marzo prossimo davanti alla Corte d'Appello di Firenze. L'uomo è accusato di omicidio volontario e distruzione del cadavere della moglie che non è mai stato ritrovato a sei anni dalla scomparsa. Diversi i luoghi setacciati dagli inquirenti e diverse le segnalazioni anonime relative al luogo in cui potrebbe essere stato nascosto il cadavere della donna, ma finora nessuna traccia. Gli amici della donna non hanno mai finito di sperare, diverse le pagine Facebook in ricordo di Roberta Ragusa.