In attesa del processo d'appello per la scomparsa della moglie Roberta Ragusa, l'imputato Antonio Logli vince una causa di lavoro contro il comune, prende il nuovo posto come dipendente comunale a San Giuliano Terme e si concede alle telecamere Mediaset di Pomeriggio Cinque, il programma condotto da Barbara D'Urso su Canale 5. "Sono tornato a lavorare - ha detto l'uomo condannato a venti anni di carcere per l'omicidio volontario e l'occultamente del cadavere della moglie - dove avrei dovuto restare". Ma niente per lui è più come prima, la sua vita inevitabilmente è cambiata, come quella dei suoi figli rimasti senza madre in giovanissima età.

Antonio Logli condannato a venti anni di carcere in primo grado

"La la mia vita - ha detto nell'intervista esclusiva a Pomeriggio 5 il marito della donna scomparsa - non è più una vita". Un'intervista che arriva a sei anni esatti dalla scomparsa della moglie, di cui non si hanno più tracce dalla notte compresa fra il 12 e il 13 gennaio del 2012. E' scomparsa, di lei si sono perse le tracce, forse in fondo a qualche lago del Pisano, come vogliono alcun fonti anonime che nei mesi scorsi hanno spinto le forze dell'ordine a setacciare alcuni corsi d'acqua, fiumi, laghi, nella zona di Gello, in provincia di Pisa. Il marito della donna intanto gira a piede libero e torna a lavorare come dipendente comunale nell'ufficio dei vigili urbani.

Non sembra temere più di tanto il processo di secondo grado che lo attende a marzo davanti la corte d'appello di Firenze, dopo la condanna di primo grado a 20 anni di carcere emessa dal gup del tribunale di Pisa.

L'uomo punta all'assoluzione nel processo in appello a Firenze

Anzi, l'imputato, che si è sempre professato innocente sostenendo l'ipotesi dell'allontanamento volontario della moglie, punta in un ribaltamento della sentenza di primo grafo.

"Verrò assolto" ha detto, a proposito del processo di appello che lo attende a marzo davanti ai giudici di Firenze, ai microfoni di Pomeriggio Cinque Antonio Logli "intercettato" subito dopo l'uscita da lavoro nel comando di polizia municipale del comune di San Giuliano Terme. Come sono andati i primi giorni di lavoro? "Va tutto bene", ha risposto l'uomo condannato in primo grado per aver ucciso la moglie, occultato e probabilmente distrutto il cadavere dopo una lite. Lite in auto che sarebbe stata vista dl testimone chiave del processo ritenuto credibile dal giudice che ha condannato Logli a 20 anni col rito abbreviato.