"Non ricordi il nome della Principessa diana? La colpa è della parte sinistra del cervello" .

Questo è il titolo molto originale scelto per una ricerca dell’Università di Manchester pubblicata sull'ultimo numero della rivista Cerebral Cortex.

La memoria

L'intento di ricerche come questa è di descrivere i diversi tipi di memoria e le parti del cervello ad esse collegate: sembra essere emerso che possediamo circa 256 differenti tipi di memoria con un possibile margine di aumento.

Ad ogni modo di ricordare corrisponde in modo parallelamente opposto un modo di dimenticare, ed è proprio sulle dimenticanze che si focalizzano gli ultimi studi.

In particolare gli studi condotti dal ricercatore Grace Rice e dai suoi colleghi riguardano la classe dei pazienti epilettici. Gli epilettici gravi spesso si sottopongono ad operazioni di chirurgia di precisione atte a rimuovere le parti del cervello in cui si scatena l'epicentro dell'attacco epilettico (naturalmente si parla di porzioni minuscole) per tornare a condurre una vita normale che non sia costellata di continue crisi, svenimenti e convulsioni.

Una volta eseguita l'operazione, queste persone sono state sottoposte a vari test psicologici per valutarne gli esiti.

Gli esperimenti

Come primo risultato il test a cui sono stati sottoposti circa 41 pazienti epilettici operati ha confermato che il cervello sia implicato nel processo di memoria nella sua totalità, ma che vi sono alcune zone che sono particolarmente caratteristiche di alcuni tipi di ricordi e corrispettivamente di alcuni tipi di dimenticanze.

Un altro degli esperimenti è andato a indagare la memoria dei volti, mostrando ai soggetti le facce di personaggi noti delle star più famose di Hollywood.

Si è constatato che chi era stato operato all'emisfero sinistro abbia maggiore difficoltà ad esprimere verbalmente le proprie conoscenze relative a a fatti noti: presentandogli la foto di Brad Pitt, Angelina Jolie di personaggi inglesi famosi come la Regina Elisabetta II e Lady D (dal quale prende il nome l'articolo pubblicato dai ricercatori) ricordavano solo qualcosa di vago sulla loro identità, mo non i rispettivi nomi.

In loro l'espressione verbale della memoria semantica (quella che riguarda le conoscenze generali sul mondo) risulta quindi essere compromessa ed in particolare essa veniva danneggiata nella parte deputata alla produzione vocale, locata quasi totalmente nell'emisfero sinistro.

Questa ricerca affronta in modo ironico un tema molto caro ai neuroscienziati di tutto il mondo: come e perché ricordiamo e dimentichiamo.