Una nuova aggressione si è consumata a Napoli ai danni di un minore da parte di una baby-gang. È accaduto intorno alle 21.30 di domenica; mentre si trovava nei pressi della stazione metropolitana ‘Policlinico’ il sedicenne è stato improvvisamente preso di mira da una banda di ragazzi, alcuni suoi coetanei e altri, poco più grandi, che hanno iniziato ad inveire contro di lui prima con insulti e successivamente con un pugno che gli ha provocato la frattura del setto nasale.
Prognosi di 30 giorni
La Polizia di Stato è intervenuta solo in un secondo momento poiché la giovane vittima dopo l’accaduto si è recata a casa, per poi essere condotto dai genitori all’ospedale ‘Vecchio Pellegrini’ dove sono state informate dei fatti le forze dell’ordine, che stanno ora ricostruendo i fatti.
Per il ragazzino si prevede una prognosi si 30 giorni, sebbene abbia rifiutato il ricovero. Si tratta del secondo episodio di violenza in sole 48 ore.
L’aggressione a Pomigliano D’Arco
Nella serata di sabato, infatti, due studenti di 15 e 14 anni sono stati vittime di un agguato a Pomigliano D’Arco, dove un’altra gang armata di catene li ha accerchiati e percossi per poi rubare ad entrambi gli smartphone.
A seguito della denuncia, i carabinieri di Castello di Cisterna sono riusciti a risalire grazie alle informazioni fornite a due componenti della banda: un quindicenne incensurato che è stato arrestato per rapina ed un tredicenne di Somma Vesuviana, non imputabile data la giovane età.
Il ritorno di Arturo
Episodi che si verificano alla vigilia del ritorno a scuola di Arturo, il diciassettenne accoltellato lo scorso 18 dicembre in via Foria, ridotto quasi in fin di vita da 12 fendenti sferrati senza motivo da una banda di coetanei, il cui intento era probabilmente quello di sottrargli il cellulare. Ad accoglierlo i compagni ed i professori del Liceo Cuoco di Napoli.
'Alla violenza si risponde con sapienza, all’attacco vile l’impegno civile' inneggiavano le quasi duemila persone presenti al corteo organizzato il 22 dicembre per le strade di Napoli, in risposta a quanto accaduto.
A seguito dell’episodio la madre del ragazzo, Maria Luisa Iavarone, aveva dato inizio ad una vera e propria mobilitazione al fine di garantire giustizia e sicurezza perché quanto successo a suo figlio potesse non ripetersi; speranze, per il momento, disattese visti gli accadimenti delle ultime ore.