Il fatto è avvenuto in Toscana, nell'entroterra della provincia di Pisa, precisamente a Casciana Terme. Non stiamo parlando di luoghi sperduti in piccole isole o zone montane, ma di una zona dove l'italiano si parla correttamente e fluentemente. La Scuola primaria locale, chiamata Torquato Cardelli, è stata oggetto di attenzioni nazionali a causa di un evento alquanto insolito: una maestra dell'istituto è stata allontanata a causa della sua ignoranza grammaticale, ovvero sembra che faccia più errori ortografici degli alunni a cui insegna.

Il preside non commenta

La stampa locale riporta quanto successo qualche giorno fa nel piccolo paese toscano, erano le 11 di mattina quando i genitori degli alunni di una prima aspettano fuori dall'istituto l'uscita dei loro figli in anticipo, il motivo? La loro insegnante non è adeguata. Sembra che la maestra della scuola, una precaria, sia stata considerata incapace di insegnare la lingua italiana ai bambini in quanto "commette più errori degli alunni". La faccenda, in realtà, è cominciata all'inizio dell'anno scolastico, a settembre, quando all'insegnante era stata affidata una terza. Secondo i genitori degli alunni le correzioni della maestra ai compiti a casa dei figli erano piene di errori grammaticali e ortografici, ancora peggiori di quelli dei bambini.

Un vero e proprio disastro. Così le famiglie, molto preoccupate per la situazione decidono di rivolgersi al preside, prima a voce e poi per iscritto. Una volta verificata la veridicità delle lamentele, il dirigente scolastico interviene. Poco prima delle vacanze di Natale la maestra in questione viene ricollocata come insegnante d'appoggio, con le ore non più concentrate solo su una classe ma spalmate su altre quattro classi.

Ma sfortunatamente per il preside il problema non si risolve in quanto i genitori delle altre classi, allertati dagli altri, rifiutano di far partecipare i loro figli alle lezioni della docente sgrammaticata.

Non è l'unica in Italia

Dall'inizio della scolastico 2017/2018 sono stati raccontati altri episodi simili nelle scuole italiane, come quello di un insegnante che si ostinava a insegnare a scrivere "zebbra" piuttosto che "zebra".

Ma anche durante il concorso per aspirante insegnante gli errori, o orrori, grammaticali non sono mancati; i membri della commissione che hanno corretto i testi hanno trovato errori come "disciendente" con la i, o addirittura "xché" al posto di perché.