Quando è stato fermato, nella giacca nascondeva ben nove aghi. Perché li conficasse nei sedili dei mezzi pubblici è ancora da accertare. Di certo, lui finora non ha saputo spiegarlo agli inquirenti. Può anche darsi che non si arrivi a nulla, eccetto constatare che un movente manchi del tutto.

Un infermiere romano 58enne aveva un 'hobby' un tantino pericoloso e pure criminale: conficcava siringhe sui sedili degli autobus di linea Cotral per pungere ignari passeggeri. Non è ancora chiaro se fossero infette. Dopo ritrovamenti di questi 'reperti' al termine di due mesi di indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Tivoli, l'operatore socio-sanitario, le cui generalità non sono state rese note, è stato fermato e denunciato con l'accusa di lesioni personali aggravate.

Come è stato scoperto

A partire dallo scorso dicembre sulla tratta Roma Ponte Mammolo-Subiaco sono stati scoperti aghi di siringa che erano posizionati tra i sedili in un modo che avrebbero potuto pungere e ferire ignari viaggiatori nel prendere posto sul bus Cotral. Dopo diverse segnalazioni, specie quella di un uomo che aveva denunciato d'essersi punto, i carabinieri hanno iniziato indagini e sopralluoghi. Decisiva è stata l'installazione di telecamere nascoste a bordo dei mezzi che hanno permesso di registrare immagini più che eloquenti, come anche la presenza di personale in borghese mescolato ai passeggeri. Nel video reso pubblico dai militari si vede l'infermiere, un 58enne che lavora in un ospedale della Capitale, salire a bordo, posizionarsi nelle sedute alla fine del pullman per poi attuare il suo piano criminale: mettere una siringa sullo schienale del sedile davanti a quello in cui era seduto in modo tale che se qualcuno se si fosse adagiato, sarebbe stato punto.

Finché è stato identificato e denunciato a piede libero per lesioni personali aggravate.

Perquisizioni e 'ammissioni'

I carabinieri hanno poi perquisito l'abitazione dell'uomo e lo spogliatoio del luogo di lavoro trovando un piccolo arsenale fatto di aghi da siringa e aghi cannula a farfalla sui quali saranno fatti accertamenti per verificare se ci sia presenza o meno di agenti infettivi.

E l'uomo che a dicembre aveva denunciato ai carabinieri della stazione di Subiaco di essere stato punto, è ora sottoposto a profilassi sanitaria per accertare se sia stato infettato e da cosa. "Si è vero sono stato io, non so dire perché l'ho fatto, sono stato uno stupido", pare abbia ammesso l'uomo ai carabinieri. Manca una spiegazione del suo agire.

Ora le indagini proseguono. Gli inquirenti vogliono andare a fondo a questa storia e capire se ci siano dei precedenti analoghi. Se l'uomo 58enne, mosso da una qualche forma di disagio sociale di base, abbia commesso questi gesti folli e criminali per fare uno scherzo stupido e pericoloso o con una qualche intenzionalità punitiva verso qualcuno. Di certo fino ad oggi è stato un incubo non da poco per chi ha viaggiato su quella tratta ed eventualmente sia stato punto.