Burian, è questo il nome di un vento molto freddo che ogni 5 o 7 anni torna a visitare il nostro paese. La stagione invernale fino ad oggi è stata povera di nevicate in pianura, ma il freddo potrebbe risvegliarsi tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo. Si prevede una settimana di poggia e aria gelida provenire dalla Russia.
A causa del vortice ciclonico che si è posizionato sul Mar Tirreno, tornano freddo e neve anche a bassa quota. Le regioni centrali e meridionali saranno caratterizzate da temporali e nevicate che scenderanno anche al centro, al di sopra tra i 500 e 700 metri, mentre al sud oltre i 1000-1200 metri.
Nelle giornate di venerdì e sabato 23 e 24 febbraio sono attesi nubifragi su Calabria e Sicilia e generale maltempo in tutto il sud. L'ingresso del burian in Italia porta sempre condizioni di vento gelido su molte regioni. Dopo il 24 e il 26 febbraio si avrà la possibilità di nevicate specialmente nelle zone centrali.
Il burian, che cos'è e come avviene la sua formazione
E' un vento freddo quasi gelido che proviene dall'est, che durante la stagione invernale soffia sopra le lande siberiane e le steppe kazake verso gli Urali e le Pianure Sermatiche, che si trovano in Russia. La parola burian ha origini russe e significa bufera. Questo tipologia di vento la possiamo considerare come il figlio del potente anticiclone russo-siberiano.
Arriva in Europa scavalcando gli Urali, portando imponenti temperature invernali con estese gelide e abbondanti nevicate anche in bassa quota, fino a giungere alle coste del Mediterraneo.
Come si origina il burian?
Il burian è una corrente di aria gelida proveniente dal nord-est che ha origine nelle remote steppe siberiane, dove poi tende a spingersi verso il cuore dell'Europa, portato dall'anticiclone russo-siberiano.
Ogni circa 5 o 7 anni questo fenomeno raggiunge latitudini più basse e arriva in ltalia.
Raggiunge il nostro Paese con molta facilità, visto che non trova alcuna barriera montuosa ad ostacolarlo. Subito dopo aver attraversato con molta rapidità le regioni orientali europee, giunge nel nostro Paese. Il versante Adriatico e la Pianura Padana sono particolarmente le regioni più colpite, dove il calo termico si fa più sentire. Proprio in questi posti si possono osservare delle vere e proprie bufere di neve. Uno dei più particolari episodi "buranici", avvenuti in Italia, risale al dicembre 1996.