Questa storia, il cui palcoscenico è genova, precisamente davanti alla chiesa di Santa Zita, potrebbe a tratti far sorridere o potrebbe indurre a pensare che il conducente non avrebbe mai pensato che la polizia avrebbe potuto scoprire, prima o poi, che l'automobile non era assicurata. Chi fermerebbe un carro funebre con la salma appena caricata? Chi mai controllerebbe l'assicurazione di un carro funebre proprio nel momento in cui ci si accinge a dare l'ultimo saluto ad una persona scomparsa? Immediatamente dopo la fine della cerimonia funebre, la vettura è stata sequestrata dai vigili urbani poiché senza assicurazione (ormai scaduta da mesi) e revisione.

La scoperta

Probabilmente con il tradizionale controllo dei vigili e altre forze dell'ordine con la fatidica espressione 'favorisca patente e libretto', la malafatta non sarebbe stata scoperta neppure in questa occasione e sarebbe andata avanti per molto altro tempo ancora. Difatti, l'inganno è stato svelato grazie alla nuova tecnologia adottata dalla Municipale denominata 'Grifone': a bordo dell'auto dei vigili urbani vi è un sistema che permette di controllare in tempo reale le targhe dei mezzi, la polizza d'assicurazione e il collaudo. Dunque, un sistema che permette di scoprire i cosiddetti 'furbetti' che violano alcune delle norme del codice della Strada. In seguito ad esso, i militari hanno bloccato il carro funebre prima e hanno proceduto con il sequestro poi.

Il proprietario, nel tentativo di non interrompere la tradizionale procedura funeraria, si è rivolto ad altre agenzie per far sì che terminassero il compito di portare via la salma. Ma è stato tutto invano. La soluzione? L'unica via d'uscita che si è presentata al malcapitato è stata quella di pagare sia la multa che l'assicurazione.

'Lieto fine'?

Nonostante il conducente dell'automobile avesse versato la cifra indispensabile per regolarizzare la sua posizione, non gli è stato permesso di ripartire. Il motivo? Dopo aver pagato un'assicurazione semestrale scaduta è necessario attendere fino alla mezzanotte del giorno successivo al saldo affinché abbia validità.

La vettura, con la salma a bordo, è stata ferma per un periodo di tempo che abbraccia 15 ore, dalle 10 alle 24 per l'appunto, nel parcheggio della chiesa. Dopo la mezzanotte, il carro funebre si è messo in moto alla volta della Basilicata per concludere finalmente la disavventura.