Secondo l'EMSC, un forte Terremoto di magnitudo 4.8 ha colpito, alle 13:53 (ora italiana), la zona costiera della Croazia meridionale, scuotendo violentemente gran parte della penisola balcanica centrale. Il sisma, secondo il centro di calcolo sismologico euro-mediterraneo, avrebbe avuto il suo epicentro a circa 9 chilometri ad ovest di Donja Brela, un piccolo paese con non più di 1.500 abitanti, e a 36 chilometri a sud-est di Split che ospita, invece, una popolazione di circa 170mila abitanti, dove in seguito alla scossa sono giunte diverse segnalazioni da parte dei cittadini.

L'ipocentro, invece, sarebbe stato individuato a circa 10 chilometri di profondità. La scossa sarebbe stata avvertita anche in tutte le isole al largo della costa croata, nell'Adriatico, nel Montenegro, in Bosnia Erzegovina e in tutta la Croazia. Inoltre il movimento tellurico avrebbe raggiunto anche Skopje in Macedonia, e Lubiana in Slovenia. Attualmente non si dispone di notizie in merito ad eventuali danni a cose o persone.

L'INGV ha confermato la magnitudo del sisma, ovvero 4.8 della scala Richter, mentre la profondità sarebbe intorno ai 20 chilometri.

Terremoto simile a quello del Montenegro del 4 gennaio

Il 4 gennaio 2018, una violenta scossa di magnitudo 5.0 aveva interessato le zone montuose interne del Montenegro, provocando lievi danni e qualche crollo nei centri immediatamente vicini all'epicentro del sisma.

Fortunatamente, per quanto il terremoto sia stato forte e avvertito in molti villaggi limitrofi, le onde sismiche non hanno cagionato vittime sul territorio colpito.

Il sisma di oggi ha interessato, invece, una zona a più alta densità abitativa, nei comuni prossimi alla costa adriatica. Durante l'alta stagione, in piena estate, queste aree sono popolate da un gran numero di turisti provenienti da tutta Europa.

Di conseguenza, se si fosse verificato tra luglio e agosto, il terremoto odierno avrebbe causato il panico e, si sa, quando si verificano fughe in massa, sono più alti i rischi per l'incolumità delle persone.

Penisola balcanica ad elevato rischio sismico: terremoti fino a magnitudo 7

L'intera penisola balcanica, in particolare tutta la zona costiera che si estende dalla Croazia fino all'Albania, è considerata ad elevato rischio sismico.

Qui, infatti, si possono registrare terremoti fino a magnitudo 7.0 della scala Richter.

Il 15 aprile 1979, un violentissimo sisma di magnitudo 6.9 si abbatté sul Montenegro, provocando anche un'onda di tsunami nel basso Adriatico, causando enormi danni nel territorio. La calamità naturale arrivò fino al X grado della scala Mercalli, provocando 136 vittime e più di mille feriti.