Una donna di 49 anni, Patrizia Cocco, affetta dal 2012 da sclerosi laterale amiotrofica, conosciuta come SLA, combatteva con la malattia da circa cinque anni. Dopo svariati anni di cure, ha quindi deciso di mettere la parola fine alla propria esistenza, rifiutando la ventilazione meccanica. La signora Cocco, residente di Nuoro, avrebbe compiuto i suoi 50 anni a giugno, ma si è spenta nella giornata di sabato presso la sua abitazione, avvalendosi della legge del biotestamento, entrata in vigore lo scorso 31 Gennaio.
La scelta di avvalersi del biotestamento
La signora Patrizia Cocco era una donna dinamica e molto volenterosa, specie per il suo lavoro che la vedeva come titolare di una nota agenzia di viaggi. Determinata più che mai a combattere la malattia che tanto l'affliggeva, forte e dinamica, era entrata in un programma sperimentale di cura all'ospedale Niguarda di Milano, ma purtroppo con esito negativo. La donna si era sottoposta a svariate cure che hanno avuto una durata di circa 5 anni ma, nonostante i svariati sforzi, gli esiti non erano a favore di Patrizia.
La scelta della donna
La scelta di Patrizia è stata coraggiosa e presa dalla stessa in piena lucidità mentale. L'avvocato della donna, Sebastian Cocco, cugino di Patrizia, ha fatto avvalere su volontà della presente, la scelta dell'avvalersi del biotestamento; In tal caso la legge prevede che i medici diano esecuzione immediata del volere del paziente, senza far alcun riferimento al giudice.
Questa legge tutela il diritto alla salute e garantisce la dignità dell'essere umano, che con una propria determinazione decide di avvalersene.
Eutanasia e biotestamento: le differenze
Con il termine eutanasia si intende l'interruzione di una sofferenza portata da una malattia terminale su unico inequivocabile consenso della persona stessa, nel quale vi è compreso l'intervento dei medici, che somministrano una dose letale che porrà fine alla vita di un paziente affetto da una malattia mortale.
Il biotestamento, oppure testamento biologico, è una dichiarazione fatta da una persona gravemente malata ma che sia ancora del tutto capace di intendere e volere, quindi è un volere espresso in anticipo dal paziente: la persona sceglie a quali trattamenti sottoporsi nel momento in cui si verificherà una interdizione mentale. Nel mondo ci sono Paesi dove l'eutanasia è illegale, come ad esempio in Italia, quindi viene considerata un reato penale.