Oltre ai reati di omicidio volontario, occultamento e distruzione del cadavere viene ipotizzato anche il reato di vilipendio di cadavere a carico di Innocent Oseghale, l'immigrato nigeriano di 29 anni ritenuto l'assassino della giovane diciottenne romana Pamela Mastropietro. Il corpo della ragazza, che si era allontanata da un comunità di Corridonia prima d trovare la morte a casa del nigeriano pregiudicato per spaccio di droga, è stato rinvenuto smembrato e all'interno di due valigie in un fondo a Pollenza, nel Maceratese.
Pamela Mastropietro uccisa a 18 anni e fatta a pezzi
L'extracomunitario, in Italia con il permesso scaduto dalla primavera del 2017, è attualmente richiuso ad Ancona nel carcere di Montacuto. La struttura penitenziaria più vicina a Macerata è quella di Camerino, che però al momento è ancora senza agibilità per i danni provocati dal sisma. Sarà depositata oggi, da parte del pubblico ministero Stefania Ciccioli, la istanza di convalida del ferme del 29enne nigeriano. Slitta dunque a domani o a dopodomani (3 o 4 febbraio) l'udienza di convalida del fermo. A margine dell'udienza, stando così le cose, dovrebbe essere emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a meno che il gip non voglia concedere all'indagato gli arresti domiciliari.
Innocent Oseghale al momento è l'unico indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Pamela Mastropietro. Ma non si esclude che altre persone possano essere coinvolte nel delitto o comunque nella soppressione e nell'occultamento del cadavere. Ad inchiodare il fermato alle sue responsabilità ci sarebbero diversi indizi, almeno tre indizi che costituiscono una prova certa per gli inquirenti.
Convalida fermo del nigeriano Innocent Oseghale
Il primo indizio gli abiti di Pamela sporchi di sangue ritrovati nella sua casa di Macerata. L'acquisto da parte della vittima di una siringa in una farmacia che si trova nei pressi dell'abitazione, dietro la ragazza poi uccisa si vede il giovane nigeriano. La testimonianza di un tassista che racconta di aver trasportato il nigeriano nel Maceratese con due valigie, quelle all'interno delle quali è stato poi trovato il corpo fatto a pezzi di Pamela.
Questi e altri gli indizi raccolti fino a ieri, prove schiaccianti secondo gli investigatori. I carabinieri del Ris hanno lavorato fino a tarda notte nella casa di Innocent Oseghale a Macerata. Secondo quanto si apprende dall'Ansa nell'abitazione del fermato sarebbero stati rinvenuti anche coltelli di grandi dimensioni. Diverse tracce di sangue, oltre che sui vestiti della vittima, sono state rinvenute anche in più punti all'interno della casa. Non ci sarebbero dubbi sulle responsabilità del ventinovenne nigeriano. In attesa dell'udienza di convalida del fermo gli investigatori continuano ad indagare anche alla ricerca di eventuali complici. Qualcuno potrebbe aver aiutato l'extracomunitario a fare a pezzi il cadavere per metterlo nelle valigie e poterlo poi trasportare in taxi fino a Pollenza.