Un aereo da combattimento israeliano, un F-16 per la precisione, è stato abbattuto alcune ore fa mentre si trovava nello spazio aereo siriano. I due piloti sono riusciti a paracadutarsi fuori dal velivolo prima del distruttivo impatto a terra e si trovano ora, al sicuro, nel nord di Israele. L'incursione israeliana era avvenuta in risposta al lancio di un drone iraniano dal territorio siriano verso lo Stato Ebraico.

Un comunicato siriano - che cita fonti militari - afferma che la contraerea di Damasco ha colpito "più di un velivolo" nemico che si trovava in Siria per compiere azioni ostili.

In un comunicato congiunto la Russia, l'Iran e il movimento di Hezbollah, in Libano, hanno negato che un drone sia entrato nello spazio aereo israeliano. Ma qual è il contesto strategico in cui è stata pianificata l'incursione di Israele contro la Siria? Perché una decisione così estrema?

Un'escalation potenzialmente pericolosa

Non è la prima volta, da quando la guerra civile siriana ha avuto inizio nel 2011, che Israele conduce blitz aerei contro obiettivi militari iraniani in Siria. L'Iran rappresenta, infatti, uno dei peggiori nemici dello Stato Ebraico sullo scacchiere politico internazionale. Teheran, oltre ad aver minacciato più volte di cancellare Israele dalla cartina geografica, è uno stretto alleato del governo siriano e delle milizie sciite di Hezbollah in Libano.

Tanto il governo di Bashar al-Assad in Siria, quanto il movimento di Hezbollah in Libano, sono estremamente ostili nei confronti di Israele. Tra la Siria e lo Stato Ebraico non è mai stato firmato un trattato di pace in seguito alle tre guerre combattute nel 1948,1967 e 1973, con Israele che continua ad occupare le alture del Golan, rivendicate da Damasco.

Hezbollah, il movimento radicale sciita che costituisce una sorta di "secondo Stato" in Libano, si è scontrato più volte, militarmente, con le forze di difesa israeliane, che hanno cercato di sradicare la sua presenza dal territorio libanese.

Israele accusa il governo iraniano di rifornire il movimento di Hezbollah di missili, utilizzati da quest'ultimo per colpire lo Stato Ebraico.

I missili sarebbero depositati, prima della consegna, in territorio siriano (la Siria confina con il Libano, e il governo di Damasco è alleato di Hezbollah). Israele è, inoltre, preoccupato della crescente influenza che Teheran esercita in Siria, e teme la costruzione di basi militari iraniane vicino ai suoi confini.