Potrebbe immobilizzare persino un bisonte: almeno l'azienda americana che la produce la pubblicizza così. Arriva in Italia il taser, pistola elettrica definita non letale che immobilizza con una scossa elettrica chi viene colpito dalle sue 'freccette.' La circolare che autorizza la sperimentazione in sei città italiane è stata diramata lo scorso 20 marzo dal dipartimento sicurezza con la firma del capo della direzione anticrimine, il prefetto Vittorio Rizzi. Brindisi, Caserta, Catania, Milano, Padova e Reggio Emilia, sono i centri dela penisola, da nord a sud, scelti per provare l'arma data in dotazione non solo a poliziotti ma anche a carabinieri e soldati.

Terminata la fase di sperimentazione, la pistola elettrica andrà a regime in tutto il Paese.

Dalla sperimentazione alla fase operativa

Dal 2014 era nell'aria l'idea di dotare le forze dell'ordine italiane dell'arma elettrica in alternativa al manganello o alle tradizionali armi da fuoco, perché siano al passo con quelle europee e mondiali. Nel globo il Taser è utilizzato in 107 paesi, tra cui Germania, Regno Unito, Finlandia, Brasile e Canada. Un emendamento inserito nel decreto sicurezza negli stadi prevedeva di avviarne la sperimentazione da parte delle squadre mobili impegnate in questi contesti.

Ma solo di recente c'è stato l'accordo tra sindacati di settore e il modello scelto è l'X2. L'utilizzo della pistola elettrica mira ad evitare o diminuire alle forze dell'ordine interventi corpo a corpo, colluttazioni con malviventi o persone fermate. In questa prima fase di sperimentazione, da uno a tre mesi, ogni rappresentante delle forze dell'ordine a cui è assegnata, avrà sulla divisa una particolare telecamera a colori ad alta definizione e con visione anche notturna che non appena venga tolta la sicura dall'arma si accende automaticamente e verifica l'operato e il funzionamento del mezzo. Ora inizia la formazione perché i diretti interessati imparino ad usare il Taser. Poi sarà distribuita alle forze dell'ordine in tutta Italia.

Caratteristiche

Lo storditore elettrico consente di colpire una persona anche a sette-otto metri di distanza attraverso due freccette sparate e di essere preciso grazie a un doppio puntatore laser che colpisce con una scarica elettrica stordendo e immobilizzando. Chi minacci o stia per compiere un aggressione viene così bloccato. L'arma emette scariche per una durata di cinque secondi. Viene pubblicizzata come alternativa alle armi tradizionali perché non ucciderebbe. Ma utilizza l’elettroshock con scarica ad alta tensione, pari anche a 50 mila volt, e a bassa intensità di corrente.

Possibili problemi

Una scarica elettrica 'sparata' immobilizza i muscoli del corpo provocando dolore per alcuni secondi.

Ma ci sono possibili conseguenze non poco preoccupanti: la scarica elettrica può interfererire con i segnali elettrici del nostro corpo, in particolare con la contrazione del cuore provocando fibrillazione e scompenso cardiaco, specie a soggetti a rischio o tossicodipendenti. Nel mondo ci sono stati casi di persone morte per problemi cardiaci o cadute scomposte provocate dal taser. Le Nazioni Uniti nel 2007 hanno considerato il dissuasore elettrico uno strumento di tortura e per Amnesty International è responsabile di centinaia di morti, più di 800 dal 2001, negli Stati Uniti dove l'arma è prodotta e molto usata. Non è chiaro poi al momento quante saranno le armi acquistate, quali criteri e linee guida dovranno seguire le forze dell'ordine che avranno il dissuasore in dotazione. In Italia è considerata un'arma propria ma non da fuoco. Può essere venduta a chi abbia il porto d'armi, non può essere prodotta e per importarla occorre una licenza.