Germania- La drammatica vicenda si è conclusa (fortunatamente a lieto fine) a Schacksdorf an der Grenze, nel Brandeburgo ai confini con la Polonia, con il ritrovamento in vita di Franziska.

Franziska, una ragazzina di appena 13anni viveva in una casa famiglia di Cottbus. Questo fino al mese di ottobre 2017, mese in cui i suoi genitori adottivi denunciarono la sua scomparsa. Agli inquirenti, nello spiegare le probabili cause dell'allontanamento della ragazza, avevano anche mostrato una lettera scritta da Franziska dove la stessa spiegava i motivi per cui sarebbe scappata di casa.

Segregata in un appartamento ai confini con la Polonia

In realtà era tutta una farsa e probabilmente furono gli stessi genitori a "costringere" Franziska a scrivere quella lettera. Infatti la 13enne era tenuta segregata in una casa di proprietà della famiglia, in condizioni tremende e degradanti. Sembrerebbe che la bambina abbia subito inaudite violenze, dato che i due coniugi sono ora accusati di abusi, violenza sessuale, sottrazione di minore e sequestro di persona. La madre della bambina, una donna di cinquantadue anni, aveva inscenato tutto, diffondendo le foto della figlia ed esponendosi con molti giornali locali che seguivano le vicende della bambina con interesse. Il compagno della madre di Franziska è invece un pluripregiudicato di quarantasei anni, già noto alle forze dell'ordine.

Il ritrovamento di Franziska

Forse proprio il passato poco limpido dell'uomo ha indotto gli inquirenti ad indagare su più fronti per cercare di ritrovare la 13enne scomparsa. E grazie a capillari e discrete indagini sono giunti all'amara verità: Franziska era tenuta segregata da mesi in pessime condizioni dagli stessi genitori che ne avevano denunciato la scomparsa.

Molti aspetti sono ancora da chiarire.

La bambina trasferita in domicilio protetto

La cinquantaseienne madre di Franziska ha cominciato nelle scorse ore a collaborare con la polizia, ma i dettagli della vicenda, anche per tutelare la minore, vengono tenuti segreti dagli inquirenti che, al momento, non intendono rendere pubblici.

La 13enne è stata invece accompagnata in un domicilio protetto e custodito, dove sarà anche seguita da psicologi specializzati. Essendo stata costretta a vivere per mesi in condizioni di isolamento totale e abusi fisici e psicologici la bambina dovrà necessariamente essere seguita da medici esperti.