Il corpo di Marco Boni, il sedicenne di Tione è stato recuperato nel Lago di Garda. Il ragazzo era scomparso il 16 febbraio senza lasciare traccia. I resti del giovane sono stati recuperati il 5 marzo dai sommozzatori della polizia di La Spezia a una ventina di metri di profondità, incastrati tra alcune rocce. Cosa è accaduto a Marco ancora non si sa. Si ipotizza si sia trattato di un incidente mortale o di suicidio. L'omicidio per ora sembra escluso in quanto, dopo una prima ispezione sui resti del sedicenne, non sono stati trovati segni che facciano sospettare una violenza.

Molte sono state le forze dell'ordine che in queste settimane si sono adoperate per cercare il ragazzo. Sono stati usati anche droni e robot subacquei senza esito. Qualche giorno fa le telecamere di un'abitazione privata avevano inquadrato il giovane che si dirigeva verso il sentiero panoramico del 'Ponale' che termina con una terrazza panoramica sul lago di Garda. Il sentiero era chiuso da novembre per lavori di messa in sicurezza..

Chi era il sedicenne trovato morto nel lago di Garda?

Marco Boni era uno studente modello. Amava leggere e studiare. Apparteneva a una famiglia benestante e molto conosciuta; il padre era il farmacista del paese. Marco amava vestire un po' retrò rispetto ai ragazzi della sua età ma era benvoluto da tutti e frequentava la 1 A del liceo classico.

Sul suo banco, i compagni di classe hanno posato i mazzi di carte del ragazzino, la targhetta con il suo nome e un paio di cubi di carta che il giovane aveva creato nelle ore buche, e una scatola di dadi. Alla Preside è toccato l'onere di dare la notizia alla classe di Marco. I ragazzi increduli si sono stretti nel loro silenzio intervallato da abbracci e singhiozzi.

Nulla secondo i suoi amici fa pensare al suicidio. Marco era simpatico, stava alle battute e non aveva alcun motivo per porre fine alla sua giovane vita. Della scomparsa del sedicenne se n'erano occupate le trasmissioni 'Quarto Grado' e 'Chi l'ha visto'. Oggi possiamo purtroppo affermare che gli appelli degli amici, l'aiuto di medium e sensitivi che si erano occupati del caso, non sono serviti a nulla.

Le ricerche dal 16 febbraio giorno della scomparsa, sono continuate senza tregua fino al ritrovamento del corpo del ragazzo nelle acque gelate del lago di Garda. Ora prima di giungere a una conclusione per capire come mai Marco Boni sia finito nel lago gli inquirenti dovranno lavorare sul caso. La vicenda appare intricata e dai contorni ancora da definire.