Tutta colpa di una salsiccia o meglio di un batterio in esso contenuta, nome scientifico "Listeria monocytogenes". Il microrganismo pericolosissimo ha provocato un'epidemia di proporzioni mai registrate al mondo di listeriosi, tossinfezione alimentare che uccide. In un anno in Sudafrica 180 persone sono morte 'assassinate' da insaccati contaminati. Per ammissione dello stesso ministro della Salute, Aaron Motsoaledi, è la più drammatica e violenta forma di listeriosi che si sia verificata nella storia planetaria e nazionale confermando che in un anno nel paese ci sono stati 948 casi.

Il ministro ha annunciato il ritiro dal commercio di 'Polony' una salsiccia conservata prodotta dalla più grande azienda alimentare del Paese. Il prodotto è confezionato e distribuito da colossi alimentari quali Tiger Brands e Rcl Foods.

Malori sospetti nei bambini

La vicenda ha preso avvio il 12 gennaio dell'anno scorso quando 9 bambini di un asilo nido e quindi di età inferiore ai 5 anni, sono stati ricoverati a un ospedale di Soweto con sintomi quali gastroenterite e febbre. I medici hanno subito sospettato che si trattasse di una malattia trasmessa attraverso batteri presenti negli alimenti.

Sono stati coinvolti gli "Environmental Health Practitioners" che sono l'equivalente dei nostri Nas che hanno fatto sopralluoghi nell'asilo e ottenuto campioni degli insaccati sottoponendoli a test di laboratorio. Dalle feci dei piccoli ammalati e dai campioni prelevati al nido sono stati isolati ceppi dei batteri letali. Quindi è stato ispezionato lo stabilimento che si trova nella località di Polokwane individuato quale origine dell'epidemia. In laboratorio da gennaio 2017, sono stati accertati 948 casi di listeriosi. Ma a fronte di 659 pazienti rintracciati, si è scoperto che invece 180 erano morti.

Prodotti 'in quarantena'

Il ministero della Salute sudafricano ha invitato i consumatori che hanno acquistato gli insaccati pronti all'uso a metterli "in quarantena" prima di restituirli per chiedere il rimborso.

I batteri sopravvivono in frigorifero e una confezione di salsicce infetta può contaminare altri cibi presenti in uno stesso ambiente. Il ministero ha anche allertato i cittadini a non comprare nessun tipo di carni lavorate presentate come pronte al consumo che pure potrebbero essere state contaminate. Intanto le aziende coinvolte hanno garantito il loro impegno per ritirare il prodotto dal mercato. L'allarme però si è esteso ad altri stati africani che hanno vietato l'importazione di carne dal Sud Africa.

Malattia infettiva da conoscere

Listeriosi è il nome della malattia infettiva che prende il nome dal batterio che ne è la causa, il "Listeria monocytogenes". Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell'acqua e può contaminare ortaggi e verdure.

Molti animali possono venire infettati dal microrganismo senza sintomi apparenti. La listeria può essere contenuta in cibi crudi, carni non cotte bene, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato. Bastano cento cellule batteriche per grammo di cibo a causare l'infezione. Uccidono il batterio la pastorizzazione e la cottura degli alimenti. Nel giro di poche ore dall'ingestione di un cibo contaminato, l'infezione può dare sintomi quali diarrea, febbre, nausea, dolori muscolari, che possono essere scambiati per un'influenza. Se i batteri dall'intestino passano al sangue, l'infezione arriva al sistema nervoso epuò provocare encefaliti, meningiti, forme acute di sepsi. Possono passare anche tre mesi prima che si manifestino sintomi. Più a rischio sono neonati, donne incinta, anziani e persone con sistema immunitario compromesso da malattie o farmaci.