Arresti di questo genere di solito avvengono solo nei film della serie “Scuola di Polizia”, dove bizzarri cadetti e agenti si trovano ad affrontare e risolvere le situazioni più improbabili e imbarazzanti. Ma ci sono casi in cui scenari possibili forse solo nel copione di un film, si concretizzano in realtà tanto improbabili quanto vere. E’ accaduto nella mattina del 28 febbraio a Cadeo, una località in provincia di Piacenza, dove un ladro è stato arrestato al termine di una scena degna di un cinepanettone: scoperto per aver emesso un peto.

Ricercato per un mandato di cattura europeo, viveva nel piacentino

I protagonisti di questa storia non sono né Carey Mahoney, né Moses Hightower, né Laverne Hooks, ma gli agenti della squadra mobile di Cadeo, che quando hanno visto il contenuto di quel mandato di cattura europeo, probabilmente si sono lasciati sfuggire un sorriso: la persona da arrestare era un cittadino romeno di 40 anni, un pregiudicato ben noto agli agenti che, oltretutto, conoscevano perfettamente la sua residenza. L’arresto sarebbe stato poco più di una formalità: del resto l’ordinanza era fin troppo chiara, sull’uomo pendeva una condanna a un anno di reclusione dopo essere stato riconosciuto colpevole di furto in due negozi a Landau in der Pfalz, cittadina tedesca della Renania – Palatinato.

Dopo essere fuggito dalla Germania, consapevole delle conseguenze di quei furti di alcolici per 1.370 euro complessivi, si era rifugiato prima nelle Marche, poi in provincia di Piacenza, dove aveva commesso altri reati. E quando gli agenti si sono presentati alla porta della sua casa, non ci ha pensato due volte: ha aperto la finestra e ha tentato la fuga, gettandosi di sotto.

Prima un volo di cinque metri, poi la fuga nelle cantine

Il romeno non si è lasciato spaventare dall’altezza: ha fatto un salto di cinque metri, rialzandosi incolume e tentando la fuga. Ma gli agenti avevano visto tutto e al fuggitivo è rimasta una sola scelta: rientrare nell’edificio e cercare di nascondersi in cantina.

In pochi secondi ha raggiunto lo scantinato, ha trovato una cantina con la porta aperta, è entrato e si è chiuso dentro, al buio e in silenzio.

Tradito da un “rumore molesto”

Anche gli agenti hanno raggiunto le cantine e hanno cominciato a ispezionarle: il ladro in fuga non poteva essere che lì dentro, dietro una delle porte chiuse, ma quale? La ricerca è continuata e si è fatta sempre più pressante, il romeno evidentemente è stato assalito da una tensione nervosa divenuta sempre più forte, sino a farsi insostenibile. E si è lasciato sfuggire un fragoroso peto, che ha inevitabilmente guidato gli agenti verso la porta giusta.

Il 40enne romeno è stato così tratto in arresto e portato alla casa circondariale “Le Novate”, a Piacenza, dove è stato incarcerato in attesa dell’estradizione in Germania.

Che dire? “Galeotto fu il peto e chi lo emise”.