Secondo il centro di calcolo sismologico della zona euro-mediterranea EMSC un terremoto di magnitudo 3.0 della scala Richter avrebbe colpito il Veneto. L'epicentro esatto del lieve sisma sarebbe stato individuato a 4 chilometri da Possagno, in provincia di Treviso, ma sarebbe stato avvertito in molti comuni limitrofi, come Cavaso del Tomba, Crespano del Grappa, Paderno del Grappa, Castelcucco, Alano di Piave, Borso del Grappa, Monfumo, Quero Vas, Cismon del Grappa, Asolo, Segusino e Fonte, tutti nel raggio di 10 chilometri. L'EMSC, inoltre, individua l'ipocentro dell'evento sismico a circa 5 chilometri di profondità, mentre l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ne colloca la posizione a 10 chilometri dalla superficie.

Il tremore sarebbe stato avvertito in gran parte della provincia di Treviso, sconfinando anche nella Valle dell'Adige, fino a Trento, dove le vibrazioni sarebbero state percepite in maniera molto lieve. Non sono segnalati danni a persone o cose.

Zona ad elevato rischio sismico

La fascia delle prealpi venete e friulane è particolarmente soggetta a terremoti anche di forte intensità. Nella storia si ricordano molti eventi nei pressi dell'Alto Trevigiano, a sud del Monte Grappa.

In particolare, il 25 Febbraio 1695, un tremendo terremoto di magnitudo 6.5 della scala Richter colpì l'area, infliggendo danni gravissimi in molti comuni. Le località più colpite furono Asolo, dove crollarono 1477 case e 1284 furono gravemente danneggiate, e almeno altri 30 villaggi.

Si ricordano danni, pur se contenuti, fino a Rovigo, Ferrara e Verona. La scossa principale fu preceduta da eventi di minor intensità il 24 Febbraio. Alcune centinaia le vittime. In effetti, il territorio era, all'epoca, scarsamente popolato, rispetto ad oggi, dove sorge uno dei più grandi centri economici del nordest, nonché note località turistiche e di villeggiatura.

Altri eventi nel corso della storia in provincia di Treviso

Il 12 Giugno 1836 un terremoto di magnitudo 5.6 della scala Richter colpì Borso del Grappa, evento che non causò vittime. Però il 5% del totale della popolazione rimase senza un tetto, un altro 31% continuò a vivere in case considerate ormai pericolanti. Proprio per questo, durante una forte replica del 20 luglio dello stesso anno, perirono alcune persone a Borso del Grappa e Possagno.

Altri eventi sono stati registrati, nelle ultime ore, anche in Piemonte e nel Centro Italia, fra Umbria e Marche.