Il clima politico mondiale risulta molto teso. Le tensioni fra gli stati, soprattutto fra Mosca e Washington D.C. si sono aggravate negli ultimi giorni a seguito del tentato assassinio di Sergei Skripal in Inghilterra, un'ex spia russa. I dettagli della vicenda sembrerebbero attribuire la colpa dell'attentato a Mosca che ha già schierato le proprie armate e che continua a negare ogni responsabilità nella questione. Tutta l'Unione Europea, insieme agli Stati Uniti d'America, si sono schierati con l'Inghilterra che già sta attraversando un periodo difficile a seguito della Brexit.
Ma andiamo a vedere nelle scorse ore che cosa è successo nelle strade russe e perché il popolo è sceso in piazza a manifestare.
"Putin si dimetta!"
Il popolo russo si è riunito per manifestare contro il nuovamente eletto presidente Vladimir Putin in Piazza Pushkinskaya a Mosca. In uno scenario di lotta politica poco familiare alla Russia, i manifestanti chiedevano le dimissioni di Putin, a seguito dei tristi fatti che hanno interessato il Centro Commerciale Kemerovo. Durante il tragico evento sono state uccise 64 perone di cui 41 erano bambini. Negli striscioni di protesta si potevano leggere frasi come "Quanti ancora dovranno morire?", "Chi è davvero il colpevole?", oppure "Quanto costerà ancora chiudere i nostri occhi?".
Molte persone urlavano ad alta voce "Putin dimettiti!". Questo sembra essere un duro colpo per il presidente russo, che già si è trovato a dover fronteggiare il polverone alzato dall'assassinio di Sergei Skripal, che ha portato gli stati dell'Unione Europea e gli USA ad espellere molti consoli russi, facendo sospettare ai più che siamo sull'orlo della Terza guerra Mondiale siccome la diplomazia sembra stare morendo.
I fatti di Piazza Pushkinskaya sono un segno di lotta politica o solo il disperato grido di persone che hanno perso i propri cari?
Responsabilità
Alexander Batrykin, capo dell'Russian Investigative Committee, ha affermato che i sistemi di sicurezza del centro commerciale Kemerovo non funzionassero dal 19 marzo. Putin ha visitato le famiglie delle vittime dell'incendio, affermando che "chiunque sia responsabile di negligenza dovrà pagare".
Putin sottolinea che con l'incendio non c'entra nulla la guerra, poiché non si è trattato del lancio di una bomba, ma l'evento è stato più come "un'esplosione di metano in una miniera". Non ci resta adesso nient'altro se non aspettare altre notizie dal campo della politica internazionale e sperare che tutto vada per il meglio.