Forse la miccia è stata la gelosia: un uomo, dopo aver litigato violentemente con sua moglie, ha cercato di ucciderla ed in seguito si è buttato dal terzo piano. E' successo oggi all'alba a ciampino, in un appartamento al terzo piano di una palazzina: durante un litigio un uomo ha accoltellato sua moglie ed ha cercato di sgozzarla, poi si è suicidato con un volo dal balcone di casa. La donna, una 37enne siciliana, è in gravi condizioni presso il Policlinico di Tor Vergata, dove è stata trasportata con il codice rosso dopo l'accoltellamento. Il marito, il 42enne Alessandro Tolla, lavorava nel campo nelle assicurazioni, e dopo aver infierito sul corpo della consorte si è gettato nel vuoto, cadendo sulla tettoia di un garage sottostante: è morto per l'impatto.

Tragedia all'alba

Una tragedia forse scaturita dalla gelosia quella che ha svegliato la palazzina di via Baracca 26 a Ciampino, alle porte di Roma. Sul posto sono accorsi i sanitari e la polizia, che ha constatato il decesso dell'uomo mentre la donna è stata trasportata d'urgenza in ospedale e versa ancora in gravi condizioni. Sono stati gli inquilini del palazzo a chiamare aiuto, svegliati dalle grida della coppia. Ora nell'appartamento si stanno concludendo i rilievi della scientifica necessari per le successive indagini. La coppia era sposata da 4 anni e non aveva figli e probabilmente il motivo della loro lite è da attribuire alla gelosia dell'uomo, come riferiscono alcuni testimoni. Alessandro Tolla ha cercato di uccidere sua moglie, Maria Giuliano, con una coltellata alla gola: la lama l'ha infatti raggiunta e i paramendici l'hanno trovata con un taglio profondo sul collo e il volto coperto di tumefazioni, ma ancora in vita.

Il suicidio

Non si sa se l'uomo si sia lanciato nel vuoto perchè in preda allo choc dopo le sue azioni o perchè aveva premeditato di uccidere entrambi. Allertata dalle grida una vicina di casa avrebbe soccorso la donna e chiamato aiuto. La vittima è stata appena sottoposta ad un intervento chirurgico nel policlinico di Tor Vergata, dal momento che le ferite subite erano molto profonde.

Il marito ha infierito su di lei con una lama lunga 30 centimetri ed è un miracolo che il taglio alla gola non l'abbia uccisa. Le sue condizioni però restano gravi ed i medici non si sono pronunciati circa le possibilità che rimanga in vita. La donna presenta anche numerosi tagli sul viso e sul corpo, dal momento che ha cercato di opporsi ai fendenti del suo aguzzino.