Una vera e propria tragedia quella accaduta nel pomeriggio di ieri, 12 aprile, a Minerbio, piccolo comune compreso nel territorio della città metropolitana di Bologna. Un bambino di soli 19 mesi sarebbe stato colto da un malore nel sonno mentre si trovava all'asilo nido; inutili i soccorsi prontamente allertati dalle maestre del piccolo che, purtroppo, è morto durante il trasporto in ospedale.

Il bambino non si sarebbe svegliato dal riposino pomeridiano 

A quanto pare, Alessandro G. (questo il nome del bambino) nella giornata di ieri non si è svegliato dall'abituale riposo del dopo pranzo.

Le maestre dell'asilo emiliano hanno deciso di lanciare l'allarme perché il bimbo, oltre a non svegliarsi, non reagiva alle loro sollecitazioni, respirava a fatica ed era diventato pallido in volto. Immediata, pertanto, è partita la chiamata ai soccorsi. Sul posto sono prontamente intervenuti il personale sanitario del 118 ed i carabinieri della compagnia locale.

I soccorritori si sono resi subito conto che la situazione era piuttosto grave, e per questo motivo hanno optato per l'immediato trasferimento del piccolo paziente all'ospedale di Bentivoglio. Purtroppo, però, la corsa in ambulanza a sirene spiegate verso il vicino nosocomio è risultata vana, poiché il bimbo ha smesso di respirare proprio durante il trasporto all'ospedale.

A questo punto, diventa necessario comprendere quali possano essere state le cause di questo prematuro decesso: secondo alcune indiscrezioni, il bambino, la sera prima della morte, aveva avuto qualche linea di febbre, ma ad oggi si tende ad escludere che questa possa essere stata la causa della sua scomparsa. Al momento, infatti, si propende per l'arresto cardiocircolatorio.

L'autorità giudiziaria ha disposto l'autopsia

Il pm ha disposto l'autopsia sul corpicino del piccolo di 19 mesi, per cercare di far luce sulle circostanze che hanno portato al decesso.

L'asilo nido "Mary Poppins", dove si è verificata la tragedia, è una struttura privata che opera sul territorio da circa dieci anni, ed ospita una comunità di circa 15 bambini di età compresa da zero a 3 anni.

I cittadini la descrivono come un centro d'eccellenza. La struttura è anche dotata di telecamere interne, le cui riprese sono state sequestrate dagli inquirenti che le analizzeranno nella speranza di scoprire qualcosa in più sull'accaduto.

La tragedia ha chiaramente sconvolto l'intera comunità di questo piccolo comune del bolognese, che dista appena venti chilometri dal capoluogo emiliano. La famiglia del piccolo Alessandro, tra l'altro, è molto conosciuta in paese e, per questo motivo, sono davvero tante le persone sconvolte ed addolorate che, fin da subito, hanno voluto stringersi attorno ai familiari del bimbo, colpiti da questo terribile dolore.