Le cronache locali di oggi ci regalano una triste vicenda legata al degrado ed alla crisi. Siamo a Valli del Pasubio, un piccolo comune montano della provincia di Vicenza dove si trova una casa rurale che viene posta all'asta da una banca. Il proprietario risulta moroso da parecchi mesi, ed il prossimo 24 aprile verrà messa all'incanto.

Un aspirante acquirente, come ci racconta il Corriere Veneto, accompagnato dall'ufficiale giudiziario, si reca in visita all'abitazione. La base d'asta è di poco più di 20 mila euro e l'interessato desidera verificare di persona lo stato dell'immobile.

Una volta entrati si imbattono in una situazione da film dell'orrore.

Il cadavere semi mummificato sul divano del padrone di casa

Quello che appare ai loro occhi li fa sobbalzare: un cadavere in stato semi mummificato era sul divano del salotto. I due uomini, dopo un momento di comprensibile smarrimento, hanno chiamato immediatamente la locale stazione dei Carabinieri. Si è scoperto che il cadavere era quello del padrone di casa.

Era proprio di Walter Dal Zotto, 42 anni, il corpo trovato in casa: il vecchio padrone di casa, morto probabilmente lo scorso luglio ma nessuno si era preoccupato di cercarlo. I vicini lo descrivono come una persona buona, ma schiva e solitaria.

Aveva perso il lavoro, ma non si conoscono ancora le cause del decesso, non è possibile accertare se sia stato causato da un suo stato di inappetenza.

Aveva un fratello ed il padre è ancora vivo, ma da anni non si parlavano a causa di storici rancori di famiglia. L'unico aiuto arrivava dalla madre, fino alla sua morte nel 2016. Da allora era rimasto solo e senza soldi, rifiutando ogni aiuto, anche di carattere alimentare, dai vicini.

Qualcuno si era preoccupato di cercarlo, anche se nel piccolo comune dove viveva si era addirittura sparsa la voce che se ne fosse andato via, chissà dove.

Intanto le utenze di luce, acqua e gas venivano staccate per morosità, mentre la banca, per via delle rate del mutuo non pagate dava il via alle pratiche per vendere la casa. Con dentro il suo cadavere.

Alcuni vicini all'inviato del Corriere Veneto non esitano ad accusare i locali servizi sociali sostenendo di averli avvisati ben tre volte, la scorsa estate, della scomparsa dell'uomo ma, sempre secondo le loro parole, nessuno sarebbe intervenuto per cercare di capire quale fosse stata la sua sorte, probabilmente a causa di intoppi di carattere burocratico.

Nel giro di un mese è il secondo episodio di cronaca che registra la presenza in casa del corpo in stato di decomposizione del padrone di casa. Era accaduto ancora una volta in Veneto e si trattava di un insegnante trovato dopo anni nella sua casa di Venezia. Era morto nel 2011, ma nessuno da allora lo aveva cercato.