Una scena inquietante e fuori dal comune, quella che ha avuto come scenario la bella cittadina di Catania, in Sicilia. Un uomo di 26 avrebbe picchiato ripetutamente la moglie, con violenza, per poi mettere un coltello nelle mani del figlio di 4 anni incitandolo a colpire la propria madre. Si direbbe quasi una scena da film, con una violenza ed una crudeltà inaudita: l'uomo, un operaio di origini romene, non è minimamente nuovo alle forze dell'ordine e già in passato avrebbe abusato ripetutamente della moglie. Si parla di violenze sessuali alle quali la donna era costretta a sottostare per non essere picchiata, o per lo meno per essere picchiata in maniera più "leggera".

Un uomo privo di ogni forma di dignità che ha preferito abbandonare ogni freno inibitore per lasciare all'istinto il comando, riducendo quasi in schiavitù la donna che diceva di amare. Tutta la violenza dell'uomo scaturiva da un singolo fatto: la moglie era una donna e veniva considerata come un essere inferiore.

Picchia la donna ed insegna al figlio più grande "come si trattano le donne"

Sarebbe stata proprio questa la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso: l'atteggiamento sempre più aggressivo dell'uomo e quella sua mentalità così ristretta e crudele che voleva trasmettere ai propri figli. Il più piccolo dei due bambini, di appena 2 anni, non sembrava essere molto scosso dall'accaduto, forse perché è sempre stato abituato a queste forme di violenze.

Il figlioletto più grande, invece, è risultato visibilmente scosso ed in preda al panico quando i carabinieri hanno fatto irruzione nell'abitazione. Da tempo i militari erano sulle tracce dell'uomo, dopo che i vicini avevano inviato ripetute segnalazioni in merito ad urla quasi inumane ed ai lividi che vedevano spesso sul viso della donna.

Secondo le testimonianze, la madre dei bambini non doveva in alcun modo avere contatti con il mondo esterno, amicizie o scambi di parole con i vicini e doveva essere costantemente punita dal marito di fronte ai propri bambini. La donna, molto spesso, non mangiava ed era costretta a lavarsi con acqua fredda, mentre l'uomo abusava sessualmente di lei, usando il suo corpo quasi fosse quello di una bambola.

I carabinieri hanno da subito provveduto all'arresto dell'uomo, mentre la donna ed i bambini sono stati affidati alle cure dei servizi sociali. Le continue indagini hanno portato alla raccolta di tutte le prove necessarie all'arresto.