Spiacevole vicenda, per fortuna senza conseguenze gravi per i poliziotti, quella avvenuta giovedì mattina 26 luglio presso l'aeroporto "Papola Casale" di Brindisi. Un ventiseienne originario del Burkina Faso ha infatti picchiato gli agenti di Polizia e le guardie giurate presenti nella struttura. Il giovane pretendeva di imbarcarsi su un volo in partenza avendo con sé solo un biglietto del treno.
Due guardie giurate, un finanziere e un agente di frontiera in ospedale
Era una mattinata di routine per i 4 agenti che stavano svolgendo il loro lavoro presso uno dei punti di imbarco dello scalo brindisino.
Ad un tratto il giovane burkinabè si è presentato al check-in. Gli agenti hanno, come da prassi, controllato se l'uomo fosse provvisto di regolare titolo di viaggio. In un primo momento non sembravano esserci problemi con il giovane che prontamente mostrava il biglietto. Gli agenti ci hanno messo però poco a capire che quello era il titolo di viaggio sbagliato. Infatti si trattava di un biglietto del treno e non quello dell'aereo sul quale il cittadino straniero si sarebbe voluto imbarcare. I militari hanno fatto notare gentilmente all'uomo come quel biglietto non fosse valido per salire sul velivolo. Secondo quanto raccontato dai testimoni e dai poliziotti il giovane, non appena gli è stato chiesto di allontanarsi dallo scalo, ha mostrato segni di nervosismo.
In un primo momento si è allontanato senza problemi eseguendo quanto richiesto dagli agenti. Improvvisamente è tornato cercando di raggiungere nuovamente il punto di imbarco. I poliziotti sono così passati all'azione ed hanno tentato di fermarlo. A questo punto l'uomo ha perso le staffe e si è scagliato contro le forze dell'ordine.
Calci e pugni per divincolarsi dagli agenti che l'avevano invitato a desistere dai suoi propositi bellicosi. La tensione è salita alle stelle e la scena violenta ha spaventato diversi viaggiatori. Dopo il parapiglia l'uomo è stato ammanettato e portato in Questura. Qui è stato quindi trattenuto per le formalità di rito. Sullo stesso pende l'accusa di aggressione a pubblico ufficiale e lesioni.
Due guardie giurate, un finanziere e un agente di frontiera sono state costrette a ricorrere alle cure dei mediciin ospedale. Il giovane - secondo quanto si apprende dalla testata locale Brindisi Report - avrebbe poi dichiarato agli agenti del commissariato che da tempo non vedeva la sua famiglia e voleva andare a trovarla.
Pulli (Sap): 'Dotiamo i poliziotti di taser'
Sulla vicenda è intervenuto anche Francesco Pulli, segretario del Sindacato autonomo di Polizia. Quest'ultimo ha sottolineato che tali aggressioni nei confronti delle forze dell'Ordine si possano evitare dotando semplicemente le stesse di taser, ovvero la pistola elettrica. Brindisi, come fa notare il sindacalista, è infatti una delle città italiane scelte per testare questo nuovo strumento di difesa in dotazione ai militari.
Sulla vicenda si è espresso anche Mauro D'Attis, parlamentare brindisino ed esponente di Forza Italia. Il politico ha riferito che lo stesso giovane si era reso reso protagonista di un'aggressione nei confronti di un altro poliziotto otto giorno fa sempre nel capoluogo di Provincia pugliese. D'Attis ha assicurato che chiederà immediatamente al Ministero dell'Interno di intervenire sulla questione.