Un altro caso di Dengue accertato si registra in Italia, per la precisione a Firenze. Sulla questione è intervenuta l'Asl del capoluogo toscano che ha posto l'accento sul fatto che la vicenda riguarda un uomo che, recentemente, era stato in un paese tropicale. La prima disposizione dalle autorità sanitarie ha visto la disinfestazione dei luoghi, degli ambienti e delle aree frequentate dalla persona. Persino villa Vogel, alla fine, è rimasta chiusa per una giornata intera. La raccomandazione che, in questi casi, gli enti sanitari tendono a dare è quella di evitare facili allarmismi, e anche stavolta le comunicazioni dell'Asl sembrano andare, giustamente, in quella direzione, considerato il rischio che possa innescarsi un'ingiustificata psicosi.

L'Asl specifica le modalità di contagio e il motivo della disinfestazione

L'ente ha avuto modo di comunicare come non esista alcun rischio di trasmissione o contagio. La Dengue può essere considerata una malattia che ha caratteri molto simili all'influenza. La modalità di trasmissione si configura attraverso la puntura di alcuni tipi di zanzare, soprattutto in aree sub-tropicali. Non può diffondersi tra una persona e l'altra. In molti si sono chiesti, dunque, quale potesse essere il motivo della disinfestazione, considerata l'impossibilità di trasmissione tra esseri umani. Si è trattato di una misura preventiva, poiché esiste il rischio teorico che responsabile possa essere stata la zanzara tigre.

In questo caso si tratta di una specie animale che, da qualche anno, trova spazio anche nel nostro ecosistema.

Dengue: quasi un'influenza tradizionale

Si stima che circa che 390 milioni di casi analoghi a quello avvenuto a Firenze si verifichino nel mondo ogni anno . I paesi dove il rischio è più alto sono l'India, quelli del Sud Asia, della Cina meridionale, Taiwan, le isole del Pacifico, i Caraibi (con l'eccezione di Cuba e le Cayman), il Messico, l'Africa e alcune aree del Sud America.

Si trasmette, come detto, attraverso la puntura di zanzara. Quest'ultima diviene infetta nel momento in cui punge un'altra persona che ha il virus Dengue nel sangue. La febbre da Dengue si manifesta con alte temperature corporee, un mal di testa molto forte, dolore nella zona retro-oculare, fastidi articolari, nausea, vomito e talvolta eruzioni cutanee.

Difficile, soprattutto nella fase iniziale, non pensare che si tratti di influenza tradizionale. Rappresenta un fenomeno patologico che risulta sensibilmente rischioso solo qualora ad essere colpiti sono soggetti con un sistema immunitario indebolito. In particolare, chi viene colpito più volte ha maggiori possibilità nel fatto che possa sviluppare la così detta "febbre emorragica". La Dengue viene diagnosticata con un esame del sangue attraverso specifici markers che, con buona probabilità, un medico deciderà di usare nel momento in cui dovesse venire a conoscenza che il paziente è recentemente stato in un paese tropicale. Sotto il profilo farmacologico non esistono trattamenti specifici e non è disponibile un vaccino.