I carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Giugliano nel napoletano hanno arrestato ieri mattina tre persone, due uomini e una donna residenti in provincia di Napoli, per complicità in omicidio e rapina. Si tratta di Michele Battimolo di 31 anni, residente a Quarto, di Santolo Chianese e di Maria Russo rispettivamente di 34 e 31 anni, entrambi incensurati, di Marano. I tre sono accusati di aver partecipato all'omicidio di Salvatore Gala, il gioielliere ucciso da Maurizio De Faenza l'8 Maggio del 2017 in seguito ad una rapina avvenuta all'interno del suo esercizio commerciale.

L'ordine di custodia cautelare è stato eseguito dai militari dell'Arma per ordine della Procura del capoluogo partenopeo.

Il delitto efferato ed il fermo del killer

Il violento omicidio del commerciante in preziosi è avvenuto l'8 maggio del 2017 nella sua gioielleria situata in una delle vie principali di Marano, un grande centro in provincia di Napoli. In tarda serata, quattro banditi con il volto coperto avevano fatto irruzione all'interno del negozio del rivenditore, per compiere una rapina. Il titolare, Salvatore Gala, separato dalla moglie e padre di una bimba di 7 anni, era stato ucciso da Maurizio De Faenza a colpi di pistola. Il rapinatore che era stato riconosciuto dal malcapitato, dopo essersi fatto aprire la cassaforte e rubato i preziosi, aveva esploso un proiettile alla tempia della vittima.

Infine, l'assassino e i suoi complici, prima di fuggire e per non essere riconosciuti avevano anche strappato i fili del router che collegavano le telecamere a circuito chiuso posizionate all'interno dell'attività commerciale. Ad allertare le forze dell'ordine era stata la madre della vittima che aveva cercato invano di mettersi in contatto con il figlio.

Immediatamente dopo il furto, Maurizio De Faenza era stato fermato. Il malfattore era stato intercettato dagli inquirenti sull'isola di Ischia, dove aveva trovato rifugio dopo il crimine commesso. Ad incastrarlo erano stati anche i filmati delle telecamere di alcuni privati, posizionate lungo la strada in prossimità del punto vendita, che mostravano De Faenza intento ad allontanarsi.

Gli investigatori avevano poi rinvenuto diversi monili appartenenti alla vittima, all'interno dell'abitazione di Marano dell'indagato, in seguito ad una perquisizione. All'appello comunque mancavano i complici dell'arrestato, residenti tutti nell'hinterland napoletano.

I tre complici in manette

I carabinieri di Napoli hanno adesso arrestato i tre complici di Maurizio De Faenza per rapina e complicità in omicidio, dopo parecchi mesi di indagini. I militari dell'Arma, grazie ad un sapiente lavoro di ricostruzione investigativa, sono riusciti a risalire a tutti i componenti della banda. Michele Battimolo, già noto alle forze dell'ordine per altri reati è stato tradotto presso il carcere più vicino, mentre Santolo Chianese e Maria Russo sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari. Il processo a carico di Maurizio De Faenza è tutt'ora in corso presso la Corte d'Assise di Napoli.