Dopo i due recentissimi casi di omicidio-suicidio, l'uno in Toscana e l'altro in Sicilia, non accenna a placarsi la follia omicida che alberga in soggetti che vivono una relazione complicata e senza soluzione. E' questo il retroscena tetro e oscuro di matrimoni che ormai non funzionano più, dove si infrangono quelle promesse pronunciate dinanzi a Dio in un giorno in cui ci si era professati amore eterno, promesse che si rivelano essere parole che incorniciano una vita che non ha nulla in comune con quella favola a lungo sognata. L'ultimo episodio arriva dalla Basilicata, da Potenza, dove una donna uccide il marito investendolo.
All'origine del misfatto ci sarebbe la scoperta del tradimento dell'uomo. La loro relazione era ormai finita da tempo, ma non era mai stata ufficializzata e la lunga crisi matrimoniale si è catapultata in una nuova tragedia che macchia e segna la società dell'epoca postmoderna.
L'accaduto
A Paterno, un piccolo paesino in provincia di Potenza, Maria Pia Vertuccio, una quarantenne, è stata arrestata dai carabinieri con l'accusa di omicidio volontario premeditato, dopo aver investito il marito, Claudio Bitetti, uccidendolo. Durante una passeggiata in località Foresta delle Monache, l'uomo è stato raggiunto dalla Vertuccio, dando il via all'ennesimo litigio, causato - secondo la donna - da una nuova frequentazione extraconiugale dell'uomo.
Nella fattispecie, la moglie lo avrebbe accusato di essersi recato nella loro casa con un'altra e, per questo, era alla ricerca di spiegazioni.
A questo punto, secondo quanto gli inquirenti di Viggiano (Potenza) hanno ricostruito, Maria Pia Vertuccio, in pochi attimi, prende una decisione premeditata. Poggia il piede sull'acceleratore riuscendo a oltrepassare il gradino del marciapiede sul quale l'uomo stava camminando e lo investe.
Bitetti avrebbe urtato contro un palo della pubblica illuminazione "frantumandosi il cranio". Queste le parole divulgate da un comunicato dalla Procura della Repubblica che coordina le indagini.
Niente ha placato la collera della donna. Nonostante il marito fosse già in fin di vita, la quarantenne ha continuato ad accelerare trasportandolo alcuni metri più avanti e lasciandolo poi cadere.
A dimostrazione della volontà della donna di ucciderlo è la mancanza di segni di frenata sul manto stradale.
L'arresto
Oltre alle forze dell'ordine, sul posto è giunta anche un'autoambulanza, ma per l'uomo non c'era ormai più nulla da fare, se non accertarne la morte. Sebbene potesse sembrare, almeno in principio, un investimento accidentale, i carabinieri - dopo aver interrogato alcuni presenti - hanno immediatamente arrestato la donna in flagranza di reato.
L'omicidio, il cui movente è, per l'appunto, riconducibile a motivi sentimentali, ha scosso la piccola comunità di Paterno che non era all'oscuro dei problemi della coppia, ma nessuno aveva mai pensato che, in un normale sabato di luglio, ci si sarebbero trovati di fronte a un dramma che per molto tempo resterà nella memoria di tutti.