Reparto chiuso 'per festa'. Era sembrata una fake news. E anche il neoministro alla Salute, la pentastellata Giulia Grillo, sulle prime stentava a crederci. Un primario fresco di nomina che fa chiudere un reparto in un Ospedale pubblico per consentire a tutto il personale di trasferirsi in massa a un party organizzato per festeggiare la sua promozione. E invece pare sia tutto vero: Francesco Pignatelli, 60 anni, soprannominato il 'principe' per il cognome che ricorda quello di una famiglia nobiliare partenopea, medico chirurgo appena nominato primario del reparto di chirurgia vascolare del nuovo Ospedale del Mare di Ponticelli, periferia est di Napoli, nella notte tra il 6 e il 7 luglio avrebbe fatto chiudere il reparto per far affluire medici e paramedici al suo ricevimento in una villa a Pozzuoli.

Tra ferie, riposi e qualche malattia, lo staff avrebbe fatto in modo da non essere di turno in occasione della festa. Risultato: Pignatelli è stato denunciato dal consigliere dei Verdi e componente della commissione regionale Sanità, Francesco Emilio Borrelli al quale, inizialmente, le segnalazioni di alcuni degenti spostati o dimessi senza motivi plausibili, parevano assurde. Il primario è stato sospeso 'sine die' dal direttore generale della Asl Napoli 1 Mario Forlenza che lo ha sostituito. Il ministro Grillo oggi è giunto a Napoli. All'ingresso all'ospedale del Mare un uomo, subito bloccato dalla scorta, ha tentato di aggredirla.

Ispezioni e arrivo del ministro

I Nas inviati ieri dal ministro in ospedale, nel reparto incriminato hanno sequestrato tutta la documentazione relativa ai turni di servizi che sarà inviata in Procura per l'avvio delle indagini.

Pignatelli potrebbe dover rispondere di interruzione di pubblico servizio. In attesa dell'ispezione ministeriale, oggi il ministro Grillo è stata a Napoli. Un tour negli ospedali partenopei sollecitato da questa grave vicenda.

Stamattina è stata al Monaldi, nel pomeriggio al nuovo ospedale di Ponticelli. "Sembrava una fake news per quanto incredibile, poi ho scoperto che sarebbe andata proprio così", ha detto il ministro Grillo che annuncia: "Vogliamo andare rapidamente in fondo a questa vicenda.

Solo così restituiremo il prestigio che merita al Servizio sanitario nazionale e potremo difenderlo da chi ne mina la credibilità". Il ministro ha incontrato i dirigenti della Sanità napoletana. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha detto che quello che è accaduto è indegno. Ora il non più primario rischia il licenziamento.

Le giustificazioni del primario: 'solo coincidenze'

Come al ministro, anche al direttore generale della Asl Napoli 1 Mario Forlenza che ha sospeso il primario, la notizia della chiusura del reparto era parsa una bufala. O un equivoco, e così ha chiesto spiegazioni al diretto interessato che nella sua giustificazione ha parlato di 'coincidenze'. Pignatelli, che finora vantava precedenti incarichi di prestigio e responsabilità, ha confermato la circostanza ma ha detto di aver spostato quattro pazienti ricoverati trasferendoli alla Chirurgia Generale, non perché il personale dovesse partecipare alla sua festa, a suo dire un party di beneficenza per raccogliere fondi, ma perché gli infermieri erano in ferie.

Ha riconosciuto di aver agito senza avvertire la direzione sanitaria dell'ospedale che ha già avviato un'indagine interna. E anche l'Ordine dei Medici vuole vederci chiaro. Ma ritiene di non avere altre responsabilità. Anzi sostiene di aver "cercato di ottimizzare, facendo pure risparmiare sugli straordinari". Assicura di non sapere nulla di un paziente di 70 anni che doveva essere operato d'urgenza per un aneurisma addominale ed è stato costretto a recarsi con mezzi propri in un altro ospedale per fare l'intervento.