Continua la vicenda della Vos Thalassa, la nave italiana che nel corso della notte scorsa ha tratto in salvo 66 migranti da un'imbarcazione a rischio d'affondamento. In poco tempo, con il sopraggiungere delle motovedette inviate dalla Libia, la situazione sarebbe degenerata, rendendo necessario l'intervento della Marina Italiana a tutela dell'equipaggio. Ora, sta navigando verso l'Italia, anche se non è ancora chiaro come si concluderà la vicenda.
Il tentato ammutinamento dei migranti soccorsi
Dagli aggiornamenti, pare che l'arrivo della Guardia Costiera libica sul posto abbia scatenato un clima di panico tra i passeggeri che, temendo di dover tornare in Libia, avrebbero creato non pochi scompigli a bordo.
L'intervento della Marina Italiana e il tempestivo trasferimento dei migranti sulla nave Diciotti sarebbe stata una scelta obbligata proprio per questo motivo. Già in mattinata, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli aveva alluso con un tweet a dei disordini, poi riconfermati con un post su Facebook in cui ha scritto ''La nostra Guardia Costiera è stata chiamata dal comandante della nave ed è intervenuta per difendere l'equipaggio dalle minacce di morte perpetrate da alcuni dei migranti''. Le ultime fonti, infatti, riportano un'email inviata dal comandante della Vos Thalassa che aveva lanciato l'allarme descrivendo un clima di grave pericolo. ''La situazione sta degenerando, le persone danno segni di agitazione.
Siamo preoccupati per l’incolumità del nostro equipaggio'' aveva scritto, aggiungendo successivamente un peggioramento degli animi tanto che ''I migranti hanno accerchiato il primo ufficiale chiedendo spiegazioni e manifestando un forte disappunto, spintonando lo stesso e minacciandolo. Per tranquillizzare la situazione, abbiamo dovuto affermare che verrà una motovedetta italiana''.
La decisione ancora incerta del Viminale
Le dichiarazioni riguardo alla destinazione della Vos Thalassa sono state contrastanti. Il ministro Toninelli aveva annunciato che sarebbe approdata in Italia, ma Matteo Salvini lo aveva smentito spiegando che non ci si può sostituire alla competenza libica. Nel pomeriggio, il premier Giuseppe Conte ha convocato un incontro sul tema immigrazione a cui erano presenti anche i ministri dell'Interno, degli Esteri e della Difesa.
Le dichiarazioni parlano di intesa e nessuno scontro interno riguardo ai punti da adottare, ma non giungono notizie esplicite riguardo alla nave in questione.
Le uniche informazioni certe sono che nè Danilo Toninelli nè Matteo Salvini faranno sconti penali ai migranti responsabili del tentato ammutinamento. ''I responsabili delle gravissime minacce ne risponderanno, senza sconti, di fronte alla giustizia'' sono state le parole del ministro di Trasporti e Infrastrutture. Le indagini sono già iniziate e hanno portato, per ora, all'individuazione di due principali responsabili, un gahnese e un sudanese.